Laguna, si rifarà la raccolta alghe

È al via la gara per la raccolta delle alghe nella laguna di Orbetello. Il bando riguarderà la raccolta delle alghe per il biennio 2018 - 2019 e comprenderà le manutenzioni di mezzi, gli impianti e le attrezzature. Le offerte andranno presentate entro le 13 del 6 febbraio. L'importo a base della gara è di 1 milione e 400mila euro. L'aggiudicazione sarà fatta secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Nel capitolato sono previste la risospensione dei sedimenti combinata con l'attività di raccolta delle alghe; la gestione del sistema di ricircolo forzato delle acque attraverso paratoie e sistemi di pompaggio; la gestione di due impianti di ossigenazione a servizio dell'area di Ansedonia; le manutenzioni, propedeutiche all'avvio e in corso di esecuzione del servizio sui natanti, le attrezzature e gli impianti per il ricircolo delle acque e gli impianti di ossigenazione. La gestione della laguna di Orbetello è in mano alla Regione Toscana fino al 2019. Molte delle decisioni che la riguardano vengono prese da un comitato scientifico composto da vari esperti: Silvano Focardi (nominato dal Comune), Giancarlo Sbrilli (Wwf), Enrico Bonari (esperto nominato dalla scuola Sant'Anna di Pisa), Giacomo Santini (Università di Firenze), Claudio Leonzio (Università di Siena), Claudio Lubello, Massimo Luschi e Mauro Lenzi; per il Consorzio Lamma Bernardo Gozzini; per la Regione Toscana, Gilda Ruberti. Il comitato è in attesa di essere rinominato perché decaduto a dicembre. Secondo Fabio Cianchi, coordinatore delle Oasi Wwf della Maremma, «la raccolta delle alghe non può rappresentare la scelta gestionale quotidiana perché, come abbiamo già detto in passato, la nostra idea era quella di trovare meccanismi che potessero evitare la crescita delle alghe e non di accentuarla». E cioè: va bene la raccolta, ma bisognerebbe piuttosto eliminare ciò che fa crescere le alghe, come ad esempio gli scarichi degli impianti di piscicoltura. Il Wwf ritiene necessaria l'ossidazione dei sedimenti, ossia il "Metodo Lenzi" che solleva i sedimenti dal fondo della laguna. «Dove applicato - aggiunge Cianchi - il metodo ha funzionato alla perfezione. L'attività dei battelli mitiga i processi distrofici che si stavano creando e deve essere fatto in autunno/inverno. Va bene comunque raccogliere le alghe dove sono molto concentrate, dove c'è molto materiale organico. Ma la raccolta delle alghe non è certo il metodo funzionale per salvare la laguna».

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