«Sorpreso dalle critiche di Siena Pronti a ricercare le soluzioni»

Presidente Alessandro Fabbrini, sono riemerse le tensioni tra Sei Toscana e il comune di Siena per il servizio raccolta rifiuti. Come giudica critiche e controlli?«Devo essere sincero, le ultime uscite mi hanno sorpreso e dispiaciuto. Anche perché sono arrivate dopo una serie di incontri, sia a livello tecnico-operativo che istituzionale, che hanno visto partecipare i vertici di Sei Toscana e quelli del Comune. Ciò premesso, ribadisco la nostra piena disponibilità al dialogo e al confronto per analizzare tutti gli aspetti del servizio e cercare, ove possibile, le soluzioni migliori e condivise per ottimizzarlo. Lo abbiamo già fatto con la precedente amministrazione nella delicata fase di avvio della riorganizzazione e siamo assolutamente disposti a proseguire questo percorso. Credo che abbiamo tutti un obiettivo comune: quello di mettere a disposizione dei cittadini e delle attività senesi un servizio sempre più efficiente, rendendo Siena ancora più bella, ordinata e vivibile sia per i residenti che per le migliaia di turisti» .Di cosa avete parlato negli incontri? Ci sono novità?«Un confronto diretto e collaborativo con le amministrazioni del territorio credo sia il modo migliore per affrontare e, se presenti, risolvere problemi che possono emergere su alcuni servizi. Abbiamo confermato la nostra disponibilità a valutare un anticipo delle tempistiche di sostituzione dei cassonetti, inizialmente prevista nel 2025. Anche a Siena, infatti, come da nostro piano industriale, è prevista l’introduzione di contenitori ’Easy’ a caricamento verticale, per intendersi; quelli della tipologia in uso nei comuni della Val d’Elsa, a Grosseto, Follonica e Castiglione. Siamo pronti ad ascoltare e valutare le richieste del Comune. Rimane sempre fondamentale però la collaborazione dei cittadini, ancor più in una città come Siena, sia nel conferimento dei rifiuti che nell’utilizzo dei canali di customer care per segnalazioni, richiesta informazioni o ritiri a domicilio».Il piano industriale prevede altri investimenti, oltre all’acquisto di nuovi cassonetti?«Ovviamente sì. Parliamo di 150 milioni di euro per l’acquisto non solo di nuove attrezzature di raccolta, ma anche di nuovi mezzi e interventi sulle infrastrutture: cantieri operativi, centri di raccolta, stazioni ecologiche e di trasferenza. Oltre ai soldi previsti nel piano, potremmo usufruire di alcuni milioni provenienti dai fondi PNRR che permetteranno di migliorare i servizi e le attività e, al contempo, incrementare le percentuali di raccolta differenziata e di materiali da avviare a riciclo. A Siena, ad esempio, sono state ammesse ai finanziamenti, per circa un milione di euro, le realizzazioni di nuovi ecositi, come quello in Fontebranda, le mascherature dei contenitori del centro storico e le isole ecologiche interrate. Credo che Sei Toscana, grazie soprattutto all’arrivo di Iren, abbia fatto un salto qualitativo davvero importante».Iren al comando di Sei Toscana, lei anche vicepresidente di Estra che, invece, sembra guardare sempre più al progetto Multiutility dei rivali di Alia. Come gestisce la situazione?«Sinceramente credo che quello della Multiutility sia un progetto colpevolmente partito con anni di ritardo. Adesso c’è da affrontare il nodo risorse per liquidare i privati all’interno della compagine e fare gli investimenti di cui il territorio ha bisogno. Senza la quotazione in borsa credo sia molto difficile che il progetto Multiutility abbia successo. Il territorio senese, attraverso il socio Intesa, e alla luce del minor peso dei senesi nell’attuale governance di Estra, deciderà quale tipo di percorso intraprendere. Il mio compito sarà quello di ascoltare e valutare assieme a tutte le realtà del territorio, cheha espresso il mio nome, quale sia la soluzione migliore da seguire. L’importante è che le scelte vadano a beneficio delle nostre comunità e non a favore di qualche altro interesse, qualunque esso sia».Alia si sta già muovendo; una settimana fa è stato presentato il corso ’Energy Manager’ dell’ITS a Firenze. La provincia sta perdendo appeal?«Non esageriamo. Anche Sei Toscana è socio fondare di ITS e qui da noi ci sono da anni corsi riconosciuti e affermati, come quello di Colle val d’Elsa, ’Ambiente 4.0’, proprio incentrato sui rifiuti e l’igiene ambientale che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale. Noi crediamo molto in questo tipo di formazione e siamo contenti di collaborare ogni anno con ITS, anche con lo svolgimento di docenze nei corsi. L’apertura di Firenze non credo penalizzi il nostro territorio, ma offra un’ulteriore opportunità ai ragazzi, toscani e non di frequentare un istituto che apre nuovi orizzonti per il loro futuro».

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