Il nostro è un mare piccolo, ma dal valore e dalla ricchezza immensi. Il Mediterraneo occupa infatti meno dell'1% della superficie oceanica totale ma ospita l'8% della biodiversità marina globale. Oggi parliamo di un ecosistema fragile sempre più minacciato dall'inquinamento, dal cambiamento climatico (col fenomeno del riscaldamento marino) e dalla pesca incontrollata. Domani si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo e proprio in questi giorni l'associazione Greenpeace ha lanciato la guida intitolata "Il Mare in Tasca". Si tratta di un vademecum semplice e pratico per conoscere e proteggere il nostro mare con scelte consapevoli e azioni quotidiane. Dalle creme solari eco-compatibili alle borracce plastic free, passando per la lotta ai mozziconi in spiaggia: ogni gesto può fare la differenza. Ìl Mediterraneo, del resto, è uno dei bacini marini più ricchi di biodiversità al mondo. Ospita circa 17.000 specie tra animali e vegetali. Circa il 30% è endemico e rappresenta un patrimonio biologico unicoEppure questa ricchezza è sempre più minacciata. Uno degli aspetti principali che sta danneggiando il nostro mare è quello dei rifiuti. Ogni secondo, l'equivalente di un camion carico di plastica finisce nei mari di tutto il mondo. In un anno fanno oltre 12 milioni di tonnellate di bottiglie, buste ed oggetti di ogni tipo che raggiungono gli oceani e di cui perdiamo inevitabilmente le tracce.Dopo una mareggiata basta fare una camminata sulla spiaggia o in prossimità di scogli per trovare tantissimi oggetti di plastica (ricordiamo che più del 90% rimane sommerso). Anche lo stesso alzarsi ed abbassarsi delle maree deposita sulla battigia infinite quantità di frammenti di plastica di ogni tipo. E per fortuna che il mare ci ricorda del grave problema dell'inquinamento da plastica e che prepotentemente sta entrando in tutta la catena alimentare. Che fare? Riduciamo il più possibile l'acquisto di acqua in bottiglia di plastica, beviamo l'acqua erogata dai rubinetti, nei nostri comuni della nostra provincia è molto controllata e se proprio non piace il gusto si può sempre intervenire installando un piccolo filtro. Greenpeace in particolare dà 3 consigli: primo invita a non abbandonare i mozziconi delle sigarette, uno dei detriti più diffusi e difficile da dissolversi. Il secondo consiglio incoraggia nello scegliere borracce plastic free. Rispetto a una bottiglia di plastica comprata ogni borraccia riempita rappresenta un piccolo ma significativo gesto. Il terzo consiglio, della guida di Greenpeace, incoraggia nell'utilizzare creme eco-compatibili, formulate per proteggere la pelle senza danneggiare gli ecosistemi marini.