Ridurre i rifiuti e riciclare

Nel 2022 in Toscana sono state prodotte circa 2,2 tonnellate di spazzatura, quasi 600 chili per ciascun abitante, 1,6 chili al giorno 

Quando pensiamo alla spazzatura che produciamo ci vengono subito in melme i rifiuti. Ma l'immondizia può essere anche una risorsa. E, dato che ogni anno in Italia si producono circa trenta milioni di tonnellate di rifiuti urbani, la spazzatura non può che far parte della virtuosa economia circolare. È questo il messaggio forte che Iren ha mandato ai ragazzi e alle ragazze del progetto Scuola2030, che la settimana scorsa hanno avuto l'opportunità di incontrare la multiutility leader nel nord ovest, che si occupa di energia elettrica, gas, gestione dei servizi idrici integrati e ambientali, soluzioni integrate dell'efficienza energetica, teleriscaldamento. L'incontro è avvenuto in videoconferenza con tutte le scuole legate al progetto. 

Sviluppo sostenibile 

Il gruppo industriale Iren crede quindi in un modello di sviluppo sostenibile e ha l'obiettivo di fondere sviluppo e sostenibilità in un unico valore. Le attività di Iren sono svolte da società organizzate in quattro unità di business: ambiente, energia, mercato, reti. A occuparsi del ciclo integrato dei rifiuti è Iren Ambiente, attraverso la ricerca e la declinazione industriale delle migliori pratiche per i sistemi di raccolta, per la valorizzazione dei materiali differenziati e per il recupero energetico. 

3 milioni di persone servite 

Quanti sono dunque gli abitanti serviti da Iren? Si aggirano intorno a tre milioni di persone coloro che usufruiscono dei servizi dell'ente, a fronte di 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e speciali gestiti da società consolidate ogni anno. E a fronte di un grande network di cui Iren è protagonista. Sono infatti 75 gli impianti industriali di medie e grandi dimensioni gestiti dall'ente. I metodi con cui Iren ambiente opera nel sistema di raccolta di rifiuti sono diversi: raccolta differenziata, raccolta porta a porta, raccolta nelle stazioni ecologiche. Attraverso questi metodi Iren riesce a raccogliere circa 2,2 milioni tonnellate di rifiuti all'anno. 

I rifiuti in Toscana 

Ma la Toscana, che è una delle regioni in cui Iren opera, quanti rifiuti produce annualmente? Nella nostra regione soltanto nel 2022 sono state prodotte 2.199.464 tonnellate, ovvero 598,3 chilogrammi per abitante in un anno. Ogni toscano, al giorno, produce 1,6 chili di rifiuti. «Non si percepisce la quantità di rifiuti che produciamo, perché ciò che si getta si allontana dai nostri occhi, e non ci rendiamo conto di quanto inquiniamo», ha spiegato agli alunni la dottoressa Fiorenza Genovese, di EduIren, il settore educativo aziendale dell'azienda, dialogando con Francesca Ferri, responsabile del progetto Scuola2030. «Noi ha proseguito abbiamo la tracciabilità dei rifiuti obbligatoria, quindi pesando i rifiuti riusciamo a quantificare quanti ne produciamo». E il rifiuto non è solo quello che si produce singolarmente, quando per esempio si butta via un imballaggio: «Il rifiuto comprende tutti gli scarti usati per creare il prodotto, dal momento in cui lo si inizia a produrre ha continuato Genovese-. Quindi non è solo quello che produciamo da soli». 

I rifiuti "Raee" 

Gli scarti oggi sono diversi rispetto a qualche anno fa. Ci sono infatti anche i rifiuti legati all'innovazione tecnologica, in particolar modo quelli legati alle apparecchiature elettriche ed elettroniche che usiamo tutti i giorni, come i cellulari. Spesso i materiali per produrre le apparecchiature tecnologiche, come rame e cobalto, vengono ricavati dalle terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici difficili da reperire e che si trovano in Paesi lontani. È sempre più forte, dunque, l'esigenza di procurarseli recuperandoli da oggetti che vengono buttati via. 

Nuovo impianto in arrivo 

Proprio a questo proposito la responsabile di EduIren ha ricordato che presto in Toscana, nella zona del Valdarno, sarà realizzato un impianto per recuperare proprio le materie utilizzate per gli apparecchi tecnologici, come oro, argento e litio. «Sarà l'unico impianto in Italia per recuperare i metalli preziosi e dovrebbe essere inaugurato il prossimo autunno», ha concluso. 

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