Saranno almeno 250 a tavola nella Lupa. In 150 nel Nicchio e quasi altrettanti nel Valdimontone, poco meno in Tartuca. Almeno 130 nella Torre e ben 120 nell’Onda e nella Civetta dove si prepara un primo orecchiette e broccoli, tacchino farcito con le patate e uno spruzzo d’insalata, per finire il dolce millefoglie. Un flash sulle cifre di una cena – quella ‘plastic free’ che bandisce definitivamente tale materiale dalle tavole delle Contrade – che ha riscosso successo. Voluta fortemente dal Coordinamento dei presidenti di Società delle 17 Consorelle per lanciare un messaggio di rispetto dell’ambiente e di impiego di materiali che non inquinano il pianeta. Soprattutto un’anticipazione di quello che diventerà presto un obbligo. Dunque stasera, in contemporanea, tutti a tavola per sancire un passaggio epocale. Qualche Contrada, in verità, per impegni che erano stati assunti precedentemente, ha fatto slittare a domani la cena ‘plastic free’. Comunque sia sempre in questo fine settimana. Vedi la Chiocciola che calamiterà almeno 260 contradaioli. Idem l’Oca: saranno un’ottantina. Le prenotazioni continuano ad arrivare, però. Oggi il rush finale, come sempre avviene, dei ritardatari. Si supererà abbondantemente quota duemila persone che dicono all’unisono ‘basta’ con la plastica sposando la tutela dell’ambiente. Sì, perché vanno aggiunti i 120 del Drago e i 140 dell’Istrice, gli 80 del Leocorno e i 90 della Selva e della Giraffa, altrettanti della Pantera, un centinaio saranno a tavola nel Bruco, una cinquantina nell’Aquila. «Soddisfatto dei numeri? Non siamo in estate, né in tempo di Palio. Direi proprio di sì - commenta il presidente del Coordinamento dei presidenti di Società Marco Ricci –, i contradaioli hanno risposto bene. Un’iniziativa riuscita che da un lato sensibilizza tutti all’uso di materiali alternativi alla plastica, al contempo aiuta a fare beneficenza. Sì perché, com’è noto, ogni Contrada destinerà una quota fissa per acquistare un apparecchio che servirà per superare le barriere architettoniche nella ‘Città dei mestieri’, recentemente inaugurata». Ricci conferma che da ora in avanti sarà tutto ‘plastic free’. «Nella Civetta abbiamo già fatto il cambio perché anche noi proseguiremo sulla linea del biodegradabile». E ringrazia la collaborazione di Tabani e Becatti di Sei che hanno appoggiato l’iniziativa rendendo possibile per le 17 Contrade smaltire correttamente il materiale negli appositi contenitori. «Una dimostrazione di unità da parte delle Consorelle, ecco il messaggio che mandiamo anche all’esterno. L’interesse comune – conclude – è quello di far ben figurare Siena e il Palio mostrando ciò di cui siamo capaci».