L'idea è geniale. Perché semplice. Immediata. Retrò al punto giusto e al tempo stesso connessa col nuovo mondo dell'informazione on line. E' un album di figurine 3.0, ovvero l'aspetto più intrigante di un progetto articolato di educazione ambientale che si chiama "Roarr! Risparmia, ricicla...ruggisci!". E' arrivato alla terza edizione felicemente perché alla storica partecipazione degli istituti scolastici di Siena, Arezzo e Prato si sono aggiunti quest'anno quelli di Ancona, Grosseto e Perugia. Le cifre: 4.500 bambini coinvolti di 179 classi di 39 comuni. Stanno imparando in maniera diretta e stimolante cosa significa rispettare il Pianeta attraverso tre pratiche fondamentali: risparmio energetico, raccolta differenziata e mobilità sostenibile. Il progetto è stato ideato da Straligut Teatro e dalla multiutility italiana Estra e ha il chiaro obiettivo di affiancare le insegnanti nell'educazione del bambino al rispetto dell'ambiente coinvolgendo anche il cittadino adulto attraverso un'appassionante caccia al tesoro ecologica che è rivolta sia ai piccoli studenti che alle loro famiglie. Le classi, in sostanza, stanno completando un album di figurine on-line sul sito www.roarr.it fotografando quelle che alla fine saranno 50 azioni selezionate amiche dell'ambiente che spaziano dall'utilizzo di lampadine a led alla riduzione degli imballaggi. La "gara" terminerà il 10 febbraio. Sino alla settimana scorsa erano già più di 32mila le foto caricate e 800.000 le visualizzazioni sul sito, con quasi 20.000 utenti. Ovviamente stiamo parlando di una piattaforma tecnologica all'altezza del compito che deve assolvere: accessibile facilmente e velocemente sia quando si è in classe che a casa, garantendo in questo modo un dialogo continuo tra l'insegnamento e l'educazione in famiglia. Abbiamo deciso di entrare ancora meglio in questo mondo accompagnati dal presidente di Estra, Francesco Macrì. Una bella idea quella dell'album: coinvolge le vecchie generazioni e le nuove. "Infatti funziona perché mette insieme figli e genitori. E sono soprattutto questi ultimi, spesso, a dover acquisire sensibilità e comportamenti rispetto a bambini che appartengno a quella che potremmo definire la generazione degli ambientalisti nativi'. E la cosa bella è che in queste figurine ci sono foto di mamma e figlia, piuttosto che del nonno, in un rapporto virtuoso e collaborativo all'insegna del rispetto della natura e di ciò che ci circonda. Faccio un esempio: mia figlia, per parlare chiaro, è una sorta di guardia forestale che mi sorveglia e censura". Scommetto che lei collezionava le figurine dei calciatori. Cos'è cambiato? "Col tempo le collezioni si sono differenziate. Il gioco dell'album esiste da tempo ma si è opportunamente innovato seguendo i gusti delle nuove generazioni". E lei ha colto la palla al b alzo. "Non solo io. Ci sono partner importanti e fondamentali a cominciare da Straligut Teatro". A proposito di partner: come va inquadrata la collaborazione con il Teatro Stabile di Grosseto? "Come promozione culturale del ragazzo. Infatti, oltre a materiale didattico, premiamo chi partecipa al nostro progetto anche con ingressi a spettacoli che, ovviamente, sono coerenti con i nostri obiettivi". La speranza, dunque, è di coinvolgere scuole e realtà teatrali. "Lo facciamo costantemente nei territori che aderiscono: Rete Teatrale Aretina, NATA Teatro, Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata ne sono un esempio". L'iniziativa non si ferma all'album di figurine. "Quest'anno grazie al sostegno di Ricrea, Ecolat e del gestore dei rifiuti della Toscana del Sud Sei Toscana, si è aggiunta la raccolta di tappi in diversi materiali per abituare a riconoscere e differenziare acciaio, alluminio, plastica e sughero". Soddisfatto di come sta andando? "Sì, sia per quanto riguarda il progetto in sé sia per quanto concerne l'azienda Estra e la sua filosofia d'impresa che punta alla sostenibilità delle fonti energetiche continuando, forte di essere diventata la quinta azienda a livello nazionale, a svolgere un ruolo di responsabilità sociale legata ai territori. Anche perché non vogliamo essere un banale fornitore". La figurina che vorrebbe? "Un termovalorizzatore". Perché? "Far capire, senza demagogie, che per salvaguardare l'ambiente serve una importante azione industriale coerente alla raccolta differenziata".