«Grazie all'esercito di pace che ha pulito la Feniglia»

Legambiente dà appuntamento a Sanremo, per la seconda giornata di pulizia della spiaggia, il Clean Beach Tour. L'associazione torna sulla giornata della Feniglia, definendola «un momento importantissimo di volontariato ambientale - scrive Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e membro della segreteria nazionale - attraverso il quale ancora una volta siamo riusciti a dare un segnale forte rispetto all'emergenza planetaria rappresentata dalla plastica. Rispondere all'appello lanciato da Piero Pelù a seguito delle mareggiate che hanno portato moltissimi rifiuti, soprattutto in plastica, sulla spiaggia di uno degli scorci più belli della costa maremmana è stato per noi un orgoglio prima che un dovere. Piero è per noi un amico e fare questa battaglia insieme è e sarà una straordinaria avventura». E Legambiente ringrazia chi ha collaborato: Wwf, Comuni di Orbetello e di Monte Argentario, Sei Toscana, Carabinieri forestali, Tartamare, Terramare, Uisp, Arci, Odysseus, Talaris, Amici di Vittorio, Crisba «che con determinazione e impegno hanno garantito un supporto significativo all'iniziativa. Il fatto più bello e incoraggiante è stato però vedere moltissime famiglie, giovani, anziani, bambini rispondere con una sola voce al nostro appello, pronti a vestire i panni di sentinelle del mare e della natura per un giorno. Un esercito di pace, educato e determinato, all'insegna del bene comune e dell'ambiente», con la speranza che «questa bellissima iniziativa realizzata in Maremma nella splendida Feniglia serva da esempio e da stimolo per il resto del Paese». Gentili ricorda il numero crescente di casi in cui i pescatori trovano più plastiche che pesci nelle loro reti, «per non parlare delle tartarughe marine e dei cetacei fortemente minacciati proprio dalla plastica e delle nostre spiagge sommerse dai rifiuti ad ogni mareggiata. Quella del 4 gennaio è stata una giornata di impegno volontario nazionale per sensibilizzare attraverso l'aiuto concreto di oltre 1000 persone che hanno raccolto circa 1000 kg di rifiuti - tra cui moltissime microplastiche, bastoncini di cotton fioc, dischetti, bottiglie, cassette di polistirolo, rifiuti ingombranti e molto altro - dimostrando che insieme si può aggiustare la rotta. Quando si parla di plastiche, è fondamentale tenere in considerazione che il 95% dei rifiuti presenti in mare sono rappresentati da questo materiale e che oltre 260 specie marine nel Mediterraneo sono minacciate direttamente o indirettamente dalle plastiche, causando una conseguente perdita costante di biodiversità. Non solo: i nostri litorali sono ormai invasi dai rifiuti di ogni tipo. Come fare per dire basta? La risposta è semplice: servono provvedimenti specifici, delibere plastic free, serve eliminare la plastica usa e getta, serve credere con determinazione nel decreto cosiddetto "Salva mare" per consentire ai pescatori di portare i rifiuti in porto legalmente».Gentili si dice ottimista, per un cambiamento di rotta, se queste regole saranno rispettate.

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