Ci sono il materasso, il divano e gli scarti edili, come pure wc e lavandini. Nei rifiuti abbandonati c’è di tutto. Nel 2019 sono stati 8.600 gli interventi per il recupero dei rifiuti abbandonati nel comune di Arezzo. Nel 2020 la previsione è di 6.900 abbandoni, quindi una riduzione sia di quelli ingombranti che di rifiuti speciali. “Il trend negli anni è comunque in diminuzione”, commenta l’assessore all’Ambiente Marco Sacchetti, “un dato complessivamente positivo che dimostra che c’è una sensibilizzazione in tal senso. L’abbandono spesso è connesso ad attività produttive ed artigianali con rifiuti che dovrebbero essere conferite nell’ambito della filiera produttiva. Se si abbandonano scarti di lavorazione è un reato penale. Il fenomeno dei rifiuti abbandonati è un malcostume oltre che di comportamenti ambientali errati, che va a ricadere sulle tasche dei cittadini. Ogni intervento ha un costo, che dipende dalla tipologia del rifiuto e dei volumi, che va quindi a ricadere su tutti i cittadini”. Il budget previsionale del Comune di Arezzo per il recupero di rifiuti abbandonati è di 80-90 mila euro all’anno. “L’abbandono di rifiuti domestici non è giustificabile essendoci due centri di raccolta, quelli del Mulinaccio e del Tramarino”, prosegue l’assessore Sacchetti, “L’invito è quello di utilizzare i nostri centri di raccolta”. Nel 2018 sono stati elevati 202 verbali per 24 mila euro di sanzioni. Nel 2019 le sanzioni sono state di 70 mila euro per 380 verbali. Nel 2020, i verbali sono ad oggi 115 per 19 mila euro di sanzioni. Molti di meno, ma sempre troppi. “Dopo la sospensione durante il lockdown, ripartiremo con le multe”, conclude Sacchetti, “L’attività di ispezione ambientale sta dando i suoi frutti ma mediamente la percezione è quella di una città pulita. L’attività di repressione e controllo con gli ispettori ambientali sta producendo i suoi effetti”. Nel comune di Arezzo, Sei Toscana è impegnata nell’attività di controllo e monitoraggio diretto del conferimento dei rifiuti da parte delle utenze domestiche (cittadini) e utenze non domestiche (attività economiche e commerciali, aziende, ristoranti, bar, negozi, ecc) tramite il servizio degli ispettori ambientali. In provincia di Arezzo nel 2019 Sei Toscana ha svolto servizi di fototrappole e ispettori ambientali a Arezzo, Castelfranco Piandiscò, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Sansepolcro e Terranuova Bracciolini. Nel territorio erano operative più di 30 foto-trappole, tra fisse e removibili, che, assieme alle attività promosse dagli ispettori ambientali, hanno permesso nel 2019 di rilevare nume-rosi illeciti relativi all’abbandono e\o al conferimento errato dei rifiuti. Sono state elevate quasi 500 sanzioni a carico dei trasgressori, in ottemperanza a quanto previsto dal regi-me sanzionatorio vigente in ogni Comune.