La fitodepurazione che trasforma i rifiuti Parte la sperimentazione a Cornia

Il progetto ‘Beyond the landfill 4.0’ promosso da Sei Toscana finisce sulla rivista scientifica internazionale Journal of Environmental Management. Si tratta del progetto, cofinanziato dal Mise e dalla Regione Toscana, con investimento da 16 milioni di euro, che studia come le piante, in particolare faggi e salici, possano, attraverso impianti di fitorimedio, depurare il percolato di discarica. Il progetto è portato avanti dal punto di vista scientifico dallo spin off Pnat, dell’Università di Firenze, fondato dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso. L’obiettivo è smaltire in modo naturale il percolato, uno dei residui liquidi più difficili da depurare sia per il carico inquinante che per la sua variabilità nel tempo. La sperimentazione dell’impianto per la fitorimediazione del percolato, iniziata nel 2017 presso la discarica di Terranuova Bracciolini gestita da CSAI, è in corso nella discarica di Cornia, nel comune Castelnuovo Berardenga.

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