Sei Toscana Raccolta differenziata e multe Tutti i numeri

Secondo il Piano industriale di Sei Toscana, in accordo con l'autorità d'ambito Ato, l'obiettivo è arrivare a completare la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti (su strada con cassonetti ad accesso controllato e con porta a porta nei centri urbani) in tutti i 104 Comuni della Toscana sud e arrivare al 70%, o oltre, di raccolta differenziata. Su questa strada oggi la media provinciale è del 63% di differenziazione nel conferimento dei rifiuti: questo vuol dire che ci sono Comuni già sopra al 70% di raccolta differenziata e altri ancora molto al di sotto, intorno al 40%. Virtuosi e inadempienti? Piuttosto la differenza è fra chi è partito prima e chi dopo in tale riorganizzazione. «In attesa della certificazione dei dati da parte della Regione Toscana (prevista a fine anno), l'andamento generale delle raccolte differenziate in provincia di Siena registra una crescita costante e continua, che va di pari passo con l'implementazione di nuovi servizi al cittadino nei vari Comuni», inizia così Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, nel tracciare il quadro della 'provincia che differenzia'. «La provincia sottolinea il presidente ha intrapreso un percorso di riorganizzazione dei servizi che ha come obiettivo la crescita delle quantità delle raccolte differenziate, ma anche e soprattutto l'incremento della qualità dei materiali raccolti, per consentire un corretto funzionamento della filiera del riciclo». Ed ecco il quadro dei Comuni sulla strada intrapresa già da alcuni anni: «Sono molti i Comuni senesi ripercorre Fabbrini che, introducendo nuovi sistemi di raccolta e di riconoscimento dell'utenza, hanno raggiunto e superato il 70% di raccolta differenziata. Tra questi Chiusi, Chianciano Terme, Castelnuovo Berardenga, Radicofani, Monteroni d'Arbia, Monticiano, Murlo, Rapolano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita. Ottime anche le performance di Sovicille, Pienza, Asciano, Buonconvento e di Siena che nel giro di un paio di anni è cresciuta di 20 punti percentuali, arrivando oggi intorno al 63%. Il percorso dunque è avviato e, a completamento del piano industriale di Sei Toscana, si prevede di portare non solo la provincia di Siena, ma tutta l'ATO Toscana Sud, a superare il 70% di raccolta differenziata». Ci sono poi Comuni in cui la riorganizzazione è più recente e procede ora a passo spedito, anche grazie a innovazioni. «E' stato proprio in provincia di Siena che il piano industriale ha preso il via prosegue Fabbrini -, grazie alla riorganizzazione dei servizi nel comuni di Colle Val d'Elsa, Poggibonsi e San Gimignano, dove a partire dall'autunno 2022 sono state introdotte alcune importanti novità. Tra queste, la riorganizzazione delle raccolte domiciliari secondo criteri di efficienza e funzionalità, l'installazione di nuovi contenitori ad accesso controllato di ultima generazione e, soprattutto, l'introduzione della raccolta separata degli imballaggi in vetro, una novità assoluta per la provincia di Siena che consente già oggi di vedere un ottimo margine di crescita soprattutto in termini di qualità, per un rifiuto perfettamente ed infinitamente riciclabile». La riorganizzazione prevista da piano industriale ha interessato negli ultimi mesi anche l'Amiata senese, arrivando nei comuni di Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore, dove già si intravedono ottimi risultati in termini di crescita. A breve la riorganizzazione proseguirà anche in Val d'Orcia e in altri Comuni della provincia. I comuni con le percentuali più basse sono quelli in cui non è ancora partita la riorganizzazione, ovvero Gaiole e Radda in Chianti e Castiglion d'Orcia non hanno ancora raggiunto il 40%. 

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter X Linkedin Download