Unposto appartato dove scaricare la spazzatura: contenitori, divani, tubi di cemento, tini in vetroresina, ferri, mobili e tanta altra spazzatura. Siamo alla Salciatella (ad Ansedonia) dove addentrarsi dentro la macchia riserva brutte sorprese: vi si trovano, oltre agli alberi e ai cespugli, quintali di spazzatura. Una montagna di rifiuti, probabilmente "stratificati nel tempo" e portati li con furgoni o camion più o meno grandi i cui conducenti, approfittando della zona isolata, scaricano di tutto, senza il minimo rispetto delle regole e del rispetto dell'ambiente e della natura circostante. Uno dei tanti esempi di inciviltà che si trovano sul territorio, da nord a sud. La maxidiscarica della Salciatella, a due passi dall'Aurelia, è lì da mesi. Resta "defilata" ed è l'esempio di come molte zone, facilmente raggiungibili ma poco frequentate, possano essere trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto. C'è chi preferisce caricare tutto su un mezzo e fare la fatica di portarlo nella macchia piuttosto che chiamare il numero verde di Sei Toscana (800 127484) e chiedere di smaltirlo, peraltro gratuitamente e in maniera decisamente comoda, a domicilio. Non ci sono zone che sono risparmiate dagli abbandoni. Non importa che ci siano le telecamere o meno. I cittadini incivili lasciano di tutto pur di liberarsi di ciò che non serve più. Quella alla Salciatella è una delle tante postazioni dei rifiuti improvvisate, ed è una discarica dalle dimensioni decisamente enormi. Non bisogna fare molti chilometri per trovarne un'altra a Malabarba dove spesso vengono lasciati sacchi neri, lavatrici e altri rifiuti. Non sta meglio la postazione all'ingresso di Ansedonia che viene pulita e poche ore dopo di nuovo sporcata con abbandoni. Per non parlare della Giannella, riempita di telecamere, falcidiata dalle multe per gli abbandoni, eppure sempre sporca fatto salvo il tempo appena successivo a quello in cui le piazzole vengono pulite: riecco poi sdraio rotte, legni e altro. Anche le campagne non stanno meglio: ai Pinalti sono stati lasciati pneumatici. Al Priorato altri rifiuti. A Polverosa altri ancora. Tutti ingombranti, più o meno piccoli, che però non possono finire dentro il cassonetto e allora vengono lasciati fuori. Non cambia la musica a Fonteblanda: copri water, asse da stiro, pezzi di legno e altro. Tutto accanto al cassonetto. Una situazione che non si addice a un paese turistico. Non conta nemmeno trovare una postazione pulita: la trovano pulita e la risporcano lasciando qualche sacchetto o altro. Una lotta contro i mulini a vento, quasi, nonostante la collocazione, sul territorio, di telecamere che in più di una occasione hanno beccato i furbetti del cassonetto che, pensando di non essere visti, sono stati immortalati dalle telecamere e hanno ricevuto un verbale da 500 euro.