«Furbetti dei rifiuti» sanzionati Dodici multe da 600 euro l'una

Dall'inizio dell'anno sono 12 le contravvenzioni notificate a soggetti privati per aver conferito in maniera irregolare i rifiuti, altre 3 sono pronte per essere notificate. È questa la risposta che il Comune sull'abbandono dei rifiuti. «Le multe sono state di 600 euro a cittadino spiega il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini e i proventi, è bene ribadirlo, non vanno al Comune bensì alla Provincia». Circa il 70% delle persone sanzionate sono straniere. Di questi dodici utenti sanzionati, non tutti hanno accettato di essere multati. «Ci sono state delle contestazioni, alcune verbali, altri scritte commenta abbiamo sentito un po' di tutto. Un trasgressore ha contestato il verbale scusandosi ma dicendo che pensava che i rifiuti potevano essere abbandonati in un determinato luogo». Insomma, da un lato c'è la rabbia dei cittadini, amareggiati di dover trovarsi a schivare come ostacoli i rifiuti nei parchi e nei giardini, dall'altro c'è un' Comune e che sta adottando una politica di «tolleranza zero» nei confronti dei trasgressori. «Sicuramente le telecamere installate ci stanno aiutando a individuare e sanzionare i trasgressori commenta Bartalini ma, un altro aiuto importante deve arrivare dalla cittadinanza che deve continuare a segnalare le situazioni critiche e poi sicuramente occorre una società più educata». Nei giorni scorsi un cittadino di Castel del Piano, stufo di trovare bottiglie di vetro e lattine in terra al parco dei Cigni, si era fatto promotore di un'iniziativa, quella di realizzare un cartello in 5 lingue, dove si invitava i cittadini a non gettare rifiuti a terra. Se gran parte della comunità ha apprezzato il gesto, altri (una minoranza) se ne sono disinteressati, addirittura qualcuno l'ha contestata togliendo il cartello. Qualcuno poi ha abbandonato lungo la strada del Cipressino, vicino all'isola ecologica, coperte, piumoni e altro materiale. La piazzola usata come luogo di scarico è lungo strada. «Non ci sono parole ha concluso Bartalini a questi gesti dobbiamo rispondere con prevenzione e, se necessario, repressione». 

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