Oltre a essere uno dei Borghi più Belli d'Italia, ma soprattutto una «perla» della Valtiberina e della Toscana, Anghiari sta sempre più diventando anche un Comune riciclone per ciò che riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. A parlare sono innanzitutto i numeri: nel 2019 il dato era pari al 39,60%, nel 2022 era già sensibilmente salito al 52,31% e il parziale del 2023 tocca al momento il 54,27%. «Il tema della raccolta dei rifiuti è decisivo per un paese come il nostro, di conseguenza non possiamo esimerci dal renderlo sempre più bello, pulito e decoroso». Questo il commento del vicesindaco di Anghiari, Claudio Maggini (nella foto), nella sua veste di assessore all'ambiente. Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è dal 2013 in gestione a Sei Toscana. «Dopo la raccolta della frazione organica prosegue Maggini l'obiettivo per il 2026 concordato con il gestore è quello del graduale passaggio dalla raccolta incentrata sui normali cassonetti al servizio tramite i «cassonetti intelligenti» per categoria di rifiuto, riducendo al minimo l'indifferenziato». Perché cassonetti «intelligenti»? Perché si tratta di contenitori a scomparsa, azionati da pistoni idraulici, per cui l'impatto è zero. Ogni tipologia di rifiuto è contraddistinta da un colore. «Ne collocheremo in totale nove nel centro abitato di Anghiari ha precisato il vice di Alessandro Polcri e, tanto per fornire qualche indicazione, uno andrà vicino alla chiesa della Propositura, uno nelle vicinanze del palazzo comunale, uno alle logge, uno nella zona dell'ascensore e due in viale Antonio Gramsci. Ognuno avrà divisi i contenitori per organico, vetro, plastica e carta».