Sanzioni per l'abbandono di rifiuti In servizio quattro ispettori ambientali

Saranno quattro e si muoveranno sul territorio comunale a turni di due: sanzioneranno i furbetti che abbandonano rifiuti e che non osservano le disposizioni avviate in materia da sindaco e giunta. Da oggi saranno in servizio gli ispettori ambientali, a ulteriore supporto di una politica che mira a porre fine ad azioni incivili purtroppo diffuse da tempo, e a tutela dell'igiene e della sanità pubblica, del decoro e per promuovere comportamenti corretti da parte dei cittadini. Così, a qualche mese dall'introduzione delle videocamere di sorveglianza contro abbandoni ed errati conferimenti di rifiuti, l'amministrazione fa il punto e arricchisce le forze in campo implementando il servizio d'ispezione ambientale. La figura dell'ispettore ambientale, già istituita con decreto della scorsa primavera, oltre al servizio di gestione delle immagini immortalate dalle "fototrappole" (che vengono spostate in vari punti del territorio) si occuperà di vigilare, fare informazione nei confronti di aziende e cittadini, contestare in loco abbandoni e pratiche scorrette in materia di gestione dei rifiuti e tutela ambientale, nelle maglie di quanto stabilito dalla normativa vigente e dagli atti emanati dal Comune. E l'amministrazione fornisce qualche dato: dalla loro installazione, a fine aprile, fino al mese di luglio compreso, le fototrappole hanno rilevato oltre cinquanta illeciti che hanno portato altrettanti verbali, suddivisi circa in parti uguali tra "errato conferimento" o "mancata differenziazione del rifiuto" (sanzione prevista 50 euro) e "abbandoni" (sanzione EUR200 e obbligo di ripristinare la condizione di pulizia e decoro e di smaltire il rifiuto). «L'operazione, portata avanti con Sei Toscana, si è resa purtroppo necessaria - afferma l'assessora Viola Ferroni - per fronteggiare la continua crescita di azioni improprie connesse allo smaltimento dei rifiuti e fa parte di un più ampio pacchetto d'interventi che abbiamo attuato e continueremo a mettere in pratica. E stiamo ragionando su un'impostazione più semplice di gestione per far crescere la raccolta differenziata e con la possibilità di introdurre incentivi per i cittadini e le aziende virtuose nel campo. Il fatto che si continuino a cercare nuovi metodi più semplici ed efficaci non esclude da una condanna chiara e netta contro chi abbandona e dimostra incuria verso il luogo in cui viviamo: in questo senso continueremo a lavorare senza tregua e con fermezza». I costi per sanare gli abbandoni sono molto elevati. Per la rimozione solo nei primi quattro mesi del 2018 sono stati spesi circa 33mila euro. E pagano tutti i cittadini: i costi della rimozione vengono spalmati sulla bolletta Tari di ciascun utente, sia di quelli negligenti che di quelli virtuosi.

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