«Gran parte dei progetti fanno parte del nostro piano industriale, con investimento di 150 milioni di euro in 5 anni. Il cronoprogramma è preciso, la progettazione già pronta e alcuni interventi sono già in realizzazione, pertanto non ci sono timori legati alla scadenza dell’utilizzo dei fondi Pnrr. Anzi, entro il 2023 rendiconteremo almeno la metà dei progetti», rassicura Alessandro Fabbrini, presidente di Sei Toscana, presentando insieme ai vertici di Ato Toscana Sud i progetti ammessi ai finanziamenti Pnrr, che interesseranno tutta la Toscana sud. Sono stati 44 i progetti presentati dalla Toscana meridionale, tutti accolti dal Ministero dell’Ambiente e 30 beneficeranno di finanziamenti del Piano di resilienza, per un valore complesso di 21 milioni di euro, a fronte di 24 milioni di investimento da parte dei Comuni e del gestore unico Sei Toscana. Il bando in questione è denominato MiTE ‘Economia Circolare’ e prevede in sostanza finanziamenti da parte del Governo a beneficio dei servizi di raccolta attraverso attrezzatura ad accesso controllato e per il potenziamento dei centri ecologici, oltre a progetti specifici avanzati dai Comuni; il bando invece non prevede sostegno alcuno agli impianti di smaltimento. «Ato Toscana sud è l’Autorità d’ambito che ha ottenuto più finanziamenti in tutta Italia – annuncia Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente dell’assemblea Ato –, presentando progetti di grande qualità e condivisi, che toccano in maniera diretta la metà dei 104 comuni. In un momento in cui tutti si affannano come fare a portare a compimento le risorse Pnrr, noi siamo in grado di spendere questi denari e di spenderli bene. Una vittoria dell’intero Ambito». «I progetti ammessi al finanziamento riguardano tre linee di intervento – spiega il direttore generale di Ato, Enzo Tacconi -. Dodici progetti sono per la realizzazione ex-novo o l’adeguamento dei centri di raccolta, per un valore di 6,5 milioni di euro, di cui più di 5 finanziati. Undici progetti per la fornitura e l’istallazione di nuovi contenitori di raccolta ad accesso controllato, con 11 milioni di finanziamento su un valore totale di poco più di 12 milioni. E sette progetti per interventi vari volti a migliorare la qualità della raccolta differenziata, per un totale di poco meno di 6 milioni di euro, di cui quasi 5 milioni finanziati». «È il risultato di un grande sforzo corale, fatto da Sei Toscana con Ato e i Comuni – ancora Alessandro Fabbrini –. Il Ministero ha valutato positivamente sia il contenuto tecnologico delle proposte, incentrate sull’informatizzazione dei sistemi di raccolta, che gli obiettivi perseguiti in termini di quantità e qualità delle raccolte differenziate». Fra i progetti ammessi al finanziamento, anche la realizzazione di isole ecologiche interrate, ecositi, l’informatizzazione dei centri di raccolta, l’acquisto e collocazione di nuovi cestini per la raccolta differenziata in parchi e spiagge. «Il risultato ottenuto premia il lavoro che le Amministrazioni comunali hanno implementato nel corso degli anni, sotto la guida dell’Autorità di Ambito – dichiara Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico e presidente del Consiglio direttivo Ato –. L’attento lavoro dell’Autorità, sfociato da ultimo nell’approvazione del Piano di Riorganizzazione, ci ha consentito di essere pronti a cogliere l’opportunità dei fondi del PNRR anche per la parte destinata alla gestione dei rifiuti».