Rifiuti sulle spiagge raccolti 100 chili in un solo chilometro

A distanza di quattro anni i rifiuti sono più che raddoppiati. Non sarà un indicatore fedelissimo, ma di certo dà la misura del problema. Tra ciò che viene abbandonato sulla spiaggia e quello che vi arriva con le mareggiate in un tratto di circa cinque chilometri sono stati raccolti 525 chili di rifiuti dai dipendenti dello stabilimento di Venturina Terme dell'azienda Amcor, multinazionale produttrice di packaging, che con le proprie famiglie hanno aderito all'International Coastal Clean Up (Icc), la più grande iniziativa di volontariato al mondo a favore dell'ambiente terrestre. Alla stessa iniziativa avevano aderito anche nel 2018 e nel 2019 e sempre prendendosi cura dello stesso tratto di litorale. Nel 2018 furono 46 i partecipanti e vennero raccolti circa 250 chili di rifiuti mentre l'anno successivo ci si attestò a quota 220 chili. Questa volta, sabato 30 settembre, l'azienda ha coinvolto 86 dipendenti con le proprie famiglie nell'ottica di condivisione dei valori di sostenibilità ambientale. E la raccolta ha fatto registrare un'impennata inaspettata: ben 525 chili nel tratto di spiaggia libera di circa 5 chilometri, che va dal confine nord di San Vincenzo fino all'altezza del Paradù Resort di Donoratico. "Tra i partecipanti presenti numerosi bambini, ed è stato bello, tramite questa attività, tramettere loro il rispetto dell'ambiente e far capire come anche un piccolo contributo possa essere importante", dicono gli organizzatori. Che cosa è finito nei sacchi dei rifiuti? Mozziconi di sigaretta, tappi e bottiglie di vetro e in plastica oltre a dei frammenti più o meno grandi di plastica. Sono queste le tipologie di rifiuti più presenti, ma sono stati anche trovati ombrelloni rotti, taniche, sedie in plastica e oggetti singolari come un soldatino, un triciclo da bambini, un estintore di vecchia data, un mobiletto da bagno in ferro battuto e il contenitore di una crema Nivea degli anni '80. Inoltre, un galleggiante diventato un tutt'uno con una conchiglia di mare. E a quest'ultimo è andato il premio dell'oggetto più particolare. Il bambino che lo ha ritrovato ha sottolineato quanto fosse particolare, perché dimostrava come la natura a volte sia così forte da provare a prevalere e inglobare tutto ciò che è estraneo al suo ambiente. Il bambino ha vinto l'adozione di una tartaruga marina attraverso il sostegno all'associazione Tartamare che prevede la consegna di un certificato di adozione paper free, maglietta, materiale informativo e soprattutto la partecipazione alle spese mediche di riabilitazione della tartaruga. I 525 chili di rifiuti raccolti sono stati rimossi dalla spiaggia grazie al contributo del Comune di Castagneto Carducci, Sei Toscana e del Paradù Restort.

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