Il Magona rialza la testa

Giocatori, allenatori e genitori del Salivoli ieri mattina sono entrati al Magona e, sulle prime, hanno pensato di aver sbagliato stadio. Tutto pulito, in ordine, fiori ovunque, la biglietteria ridipinta e con lo stemma dell'Atletico Piombino, i colori nero e azzurro dappertutto sin dall'accesso da via Salgari, il bandierone degli ultrà, colorate persino le balaustre, anche quella della tribunetta di gradinata. E poi i muretti che incorniciano il campo: neri e azzurri pure quelli. E i gradoni liberati dalle erbacce, finalmente anche quelli di curva Tolla dove è tornata a prendere il sole la scritta "Piombino". Anche là sopra, tutto quantomeno pulito. E portaceneri sparsi qua e là, i lavori nei capannoni già avviati, ridipinte le prime sedie e i primi divanetti intorno al bar. E il campo tirato a lucido, con le righe tracciate di fresco e il profumo di rinascita.In sole due settimane lo storico e amato impianto sportivo piombinese ha già cambiato volto. Ha rialzato la testa. E siamo solo all'inizio dell'operazione lanciata dal comitato #stadioxtutti. Perché i lavori andranno avanti per tutta l'estate ma già si cominciano a vedere i frutti.Quello di ieri era il quattordicesimo giorno per i volontari, i tifosi, i genitori, i giocatori grandi e piccoli e gli addetti della società che partecipano a questa poetica rianimazione del vecchio e glorioso stadio morente. Un giorno speciale, di riposo e di calcio. Si voleva fare in tempo per dare ai "cugini" del Salivoli un impianto dignitoso in cui giocare la partita di Coppa Giovanissimi B (2004) contro il Mazzola Valdarbia (finita 0-1). Il Salivoli infatti al momento non può usare il Marianelli di Calamoresca, perché anche lì è in corso un importante lavoro di manutenzione: il totale rifacimento del campo da gioco.E la giornata di ieri è stata all'insegna del vero fairplay. L'Atletico Piombino ha concesso gratis lo stadio al Salivoli e il Salivoli ha annunciato di devolvere 200 euro (circa metà dell'incasso) al comitato. Sul gruppo Facebook #stadioxtutti, l'allenatore del Salivoli ed ex nerazzurro Andrea Cinquemani ha scritto: «Mi sembra doveroso ringraziare, a nome di tutto il Salivoli, per la vostra ospitalità. Stamattina mi sono intrattenuto con alcuni esponenti del comitato e ho constatato il bel lavoro che è stato fatto. Tornare, anche se per una sola volta, al glorioso stadio Magona è stato bello. Complimenti a tutti i volontari che hanno reso possibile quello che, all'inizio, era solo un desiderio. Grazie a tutti».Intanto al Magona continua il viavai di gente a ogni ora: di giorno per lavorare, la sera per riunirsi e fare il punto. In questi giorni i volontari, supportati e coordinati dalle ditte Benassi, Giuntoli, Gaudio, la stessa Bertocchi, Color expert, Sei Toscana, hanno dato una bella botta. Completato il taglio e lo smaltimento dell'erba, se si eccettua la parte che sovrasta la curva Tolla dove l'intervento è solo cominciato. Qui, letteralmente disboscata l'area, ci sarà da eliminare i telai pericolanti e arrugginiti che una volta sostenevano i cartelloni pubblicitari, e da potare alcuni pini. Poi quell'area verrà attrezzata a zona picnic, utile per le famiglie in occasione dei tornei. Il barrino di gradinata è stato piastrellato e sono stati avviati i lavori idraulici ed elettrici. Gli infissi verranno offerti dalla ditta "I Serramenti".Mentre prosegue la pulizia e la risistemazione del capannone centrale, che diventerà refettorio per la prima squadra e per le giovanili oltre che luogo per eventi e incontri, si sta attrezzando l'area giardino di fronte al bar principale. I pneumatici offerti da Nibby e Lucani, dipinti di nero e di azzurro, sono stati riempiti di gerani, offerti insieme al terriccio dal vivaio "La Principessa". La biglietteria è stata riparata e riverniciata. Sono state prese le misure per realizzare campini dietro le porte.Si sta preparando la terza apertura accanto al barrino di gradinata, quella dai campi da tennis. La quarta, quella da via Mina, rientrerà nel cosiddetto eventuale progettone. Per ora ci si concentra sulle cose alla portata e da fare subito. Come la risistemazione dell'area antistante la palazzina, dove verrà ricollocata la tribunetta che prima era davanti al bar. Anche le panchine verranno sostituite e arretrate.Mentre società e comitato stanno organizzando una campagna abbonamenti a tappeto, e una riorganizzazione generale, proseguono le donazioni spontanee. Sta arrivando di tutto. Anche soldi. Lauro Banchini giorni fa è venuto allo stadio e ha donato 100 euro al comitato.Anche Il Tirreno donerà qualcosa, quattro grandi pannelli con le foto più rappresentative o suggestive: a cominciare dalla storica partita con la Roma, vinta 3-1, in serie B.E a proposito di storia c'è lui, Paolo Chiavacci, conosciutissimo imprenditore piombinese che si occupa di stadi e squadre di calcio. L'altra sera, durante un incontro, ha mostrato al comitato una serie di interventi a costo zero, piccole grandi cose che vuole regalare allo stadio della propria città. Interventi migliorativi dell'ingresso principale, della facciata della sede, del campo e di tutto il complesso. Con una parolina che ha fatto sognare tutti: "museo". Perché il Piombino ha una storia centenaria e il Magona è ricco di tesori. Ed è ora di spolverarli per mostrarli a tutti.

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