Rifiuti selvaggi, contestate 50 violazioni

Ispettori ambientali, sono cinquanta le trasgressioni rilevate nel 2017. Le figure incaricate da Sei Toscana - due sono gli agenti che operano nel Comune di Monte Argentario, al costo di 17.600 euro per le casse dell'ente - per tutto l'anno hanno effettuato controlli periodici sul territorio, rilevando diverse infrazioni. Le contravvenzioni per i trasgressori, come da regolamento, prevedono un costo che va da un minimo di 50 euro a un massimo di 500, a seconda del reato ambientale commesso, anche se sul promontorio i verbali si aggirano sui 100 euro in media l'uno. Il tutto per dare un monito ai cittadini: rispettare le regole e, soprattutto, l'ambiente. I motivi delle multe sono più o meno sempre gli stessi: abbandono dei rifiuti ai cassonetti, con i responsabili individuati grazie all'eventuale presenza di etichette con nomi e indirizzi, oppure perché colti in flagranza mentre gli avventori gettavano la spazzatura in maniera errata, quindi fuori orario (quello permesso è dalle 19,30 alle 8 di mattina) oppure all'esterno dei cassonetti.Ma c'è stato anche chi non ha rispettato le aree in cui si effettua la raccolta differenziata, gettando la spazzatura nei cassonetti invece di fare il porta a porta. «Noi abbiamo sempre tolleranza - dice l'assessore all'ambiente Walter Capitani - , ma se si butta la spazzatura alle 11 di mattina quando c'è un'ordinanza diversa, vuol dire che i sacchetti restano poi tutto il giorno nel cassonetto, creando puzza e contenitori che strabordano. Le multe che sono state fatte non sono così elevate come importo, servono soprattutto a far imparare la lezione e a capire come ci si deve comportare, per rispettare l'ambiente e avere paesi più puliti».Il lavoro degli ispettori ambientali durerà per altri due mesi, dopodiché potrebbe essere sostituito da qualcosa di più tecnologico. «L'idea - dice l'assessore - è quella di piazzare degli occhi elettronici per rilevare le infrazioni che, se si potrà, saranno sotto il controllo della polizia municipale. Ma anche sacchetti con microchip e stazioni ecologiche con apertura tramite tessera magnetica. Se la gente non capisce come ci si comporta bisogna fare le sanzioni, si tratta di educazione ambientale e basta. Alla fine dell'anno vorrei fare zero multe - conclude Capitani - bisogna solo che le persone siano più coscienti di quello che fanno».

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