Sei Toscana è il gestore unico del servizio integrato dei rifiuti dell’Ato Toscana Sud, l’Ambito territoriale ottimale più esteso di Italia. La società gestisce circa 550.000 tonnellate di rifiuti ogni anno, servendo un terzo della popolazione regionale e svolgendo servizi ambientali nei 104 comuni delle province di Arezzo, Grosseto, Siena e del comprensorio della Val di Cornia, in provincia di Livorno. “Sono territori unici, in cui la gestione sostenibile dei rifiuti riveste un ruolo strategico – dice Alessandro Fabbrini, confermato alla presidenza della società che fa parte del Gruppo Iren –. Siamo chiamati a svolgere un grande lavoro che, ogni giorno, vede coinvolti più di mille dipendenti e circa ottocento mezzi di raccolta, con l’obiettivo di incrementare sempre di più qualità e quantità della differenziata”. Un obiettivo che, stando ai dati pubblicati dalla Regione Toscana proprio in quest’ultimi giorni, sembra essere in linea con le attività. “I dati dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse si riferiscono al 2023 e rilevano nell’Ato Toscana Sud una percentuale di raccolta differenziata del 58,27% con un incremento di tre punti rispetto al 2022 – spiega Fabbrini –. Un trend di crescita costante per il nostro territorio che, dal 2017 al 2023, ha registrato un aumento di oltre diciotto punti percentuali”. I Comuni della Toscana sud-est si avvicinano così alla soglia del 60%, riducendo ancora il gap storico rispetto agli altri due ambiti territoriali ottimali toscani che registrano comunque una miglior performance generale. Sono 42 i municipi che, nel 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata, dieci in più rispetto all’anno precedente. Di questi, 13 in provincia di Arezzo, 10 nel grossetano, 18 nella provincia senese e uno in Val di Cornia. “Tutti i territori dove le Amministrazioni locali e Sei Toscana hanno dato vita a una profonda riorganizzazione dei servizi registrano incrementi davvero significativi – afferma Fabbrini –. Seguendo le linee guida del nostro piano industriale, stiamo continuando il lavoro in modo progressivo nell’intero ambito”. Un piano industriale, partito nell’estate del 2022, che vede investimenti complessivi per circa 180 milioni di euro e che ha un duplice obiettivo: raggiungere l’equilibrio economico finanziario della società ottimizzando la macchina organizzativa e garantire ai cittadini e al sistema territoriale e istituzionale del bacino servizi sempre più efficienti ed economicamente sostenibili. “La crescita costante della differenziata è un risultato ottenuto grazie a diversi fattori – dice il presidente di Sei Toscana –, in primis agli investimenti in infrastrutture, attrezzature, mezzi e nuove tecnologie previsti dal piano. Su questo il Gruppo Iren ha dato, dà e darà una grossa mano, confermandosi un partner industriale indispensabile”. Si lavora, dunque, per garantire non solo una sostenibilità ambientale, ma anche economica. “Grazie all’avvio di sistemi di raccolta che permettono la tracciabilità dei conferimenti, siamo in grado di introdurre un sistema di tributo puntuale, più equo, legato anche all’effettiva produzione dei rifiuti e al reale impegno dei cittadini nella differenziazione dei materiali”. Inoltre, la società può contare anche sui finanziamenti PNRR. “L’Ato Toscana Sud si è aggiudicato, grazie al nostro supporto tecnico, un finanziamento di oltre 21 milioni di euro per la realizzazione di 30 progetti – conclude Fabbrini –. Un contributo che consentirà anche di mitigare i costi per gli utenti”.