La nuova Tari passa in Consiglio Il placet di Confcommercio

PASSA in consiglio comunale, a Orbetello, la rimodulazione della Tari decisa dalla giunta di Andrea Casamenti. E subito arriva il plauso di Confcommercio. «Un provvedimento, questo, da noi molto atteso – spiegano dall’associazione di categoria – e che va nella giusta direzione. L’amministrazione comunale di Orbetello si conferma sensibile alle problematiche delle piccole e medie imprese, vero pilastro portante della nostra economia». Orbetello, solo due anni fa, dai sondaggi della rete associativa, risultava tra i comuni con le tariffe più alte. «Questa misura, ovvero l’alleggerimento della tassa sui rifiuti, – continuano da Confcommercio – ci dimostra come questi amministratori siano consapevoli del loro ruolo e soprattutto delle responsabilità che hanno nei confronti dei cittadini e del mondo imprenditoriale». Non la pensano così dalla minoranza comunale. «Il sindaco ha deciso di fare un regalo di Pasqua decisamente non gradito a tutte le famiglie orbetellane – affermano dal gruppo consiliare del Pd – con un bell’aumento della Tari per le abitazioni. A differenza di quanto raccontato dal primo cittadino, infatti, a seguito della variazione dei coefficienti per il calcolo della tassa, a fare i conti con gli aumenti saranno proprio le abitazioni». I conti sono presto fatti. «PER comprendere meglio l’entità dell’aumento in questione – affermano dal Pd – basti pensare che tutti coloro che hanno una casa di 80 metri quadri in cui vive un nucleo familiare composto da quattro persone quest’anno pagheranno 318 euro. Si tenga conto che lo scorso anno l’importo in questo specifico caso era di 283 euro. Chi ha una casa di 100 metri quadri in cui vive un nucleo familiare composto da quattro persone passerà da 308 euro dello scorso anno a 366 euro di quest’anno. E così per tutte le altre tipologie di abitazioni e di casistiche». Insomma, le riduzioni all’imposta per le attività commerciali promesse dalla giunta, secondo il Pd saranno pagate dalle famiglie. «Tutto ciò, peraltro, senza alcun genere di riduzione per le altre imposizioni fiscali, tra cui l’Irpef, che rimangono invariate – concludono dal Pd – molto semplicemente perché l’amministrazione ha preferito spendere le risorse in feste, festicciole e luci di Natale. Meglio sarebbe stato ripartire le risorse in maniera più razionale, cercando di dare respiro a tutti i cittadini che fanno difficoltà a far quadrare i conti».

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