Monitoraggio rinnovato Fra 6 mesi normale amministrazione

Buone notizie per Sei Toscana, che ieri ha ricevuto dal prefetto di Siena, Armando Gradone, la notifica di un provvedimento che, di fatto, ne certifica una ritrovata solidità e affidabilità. In pratica si sta per chiudere la fase di monitoraggio esterno della società. Ancora sei mesi al massimo e poi-dopo anni sub judice, con verifiche continue disposte a seguito della maxi-inchiesta sulla gara miliardaria per il gestore unico e il commissariamento - si tornerà alla normale amministrazione. Nelle motivazioni del provvedimento si prende atto dei «significativi risultati conseguiti in ordine alla gran parte degli interventi delineati nel cronoprogramma», tra i quali «il ripristino della durata ventennale della concessione» e si evidenzia come «l'attività di sostegno e monitoraggio, con il fondamentale contributo fornito dall'Ato Toscana Sud, ha consentito la risoluzione della gran parte delle criticità, confermando la proficua collaborazione assicurata da Sei Toscana nella realizzazione degli interventi previsti dal cronoprogramma». Nel documento viene anche «valutata la concreta opportunità, alla luce della disponibilità di Sei Toscana, di mettere in atto in anticipo i restanti interventi previsti dal cronoprogramma», tra i quali «quelli necessari per garantire un duraturo equilibrio economico-finanziario della concessione, anche nel quadro del nuovo metodo di determinazione della tariffa del servizio rifiuti, stabilito di recente dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente». Un linguaggio non semplice da decifrare, ma che - tradotto in soldoni- vuole significare il ritrovato stato di salute di Sei Toscana. Viene confermata inoltre la nomina di Salvatore Santucci in qualità di unico esperto per l'attività di monitoraggio. Sei Toscana, in una nota a commento, accoglie con favore il contenuto del provvedimento, che sottolinea i numerosi interventi posti in essere dagli organi sociali con il supporto dell'esperto esterno. «Si pongono le condizioni - si legge in un comunicato - affinché la Società possa operare in un contesto di certezza in ordine all'assetto della concessione e confida quindi di completare le residue attività del cronoprogramma in un brevissimo arco di tempo, comunque in anticipo rispetto all'arco temporale massimo di sei mesi previsto dal provvedimento».

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