Come ogni anno, la Regione Toscana ha pubblicato i dati che certificano per ogni Comune le percentuali di raccolta differenziata raggiunte. I dati pubblicati da Arrr (l’agenzia Regionale Recupero Risorse) si riferiscono alle raccolte differenziate dell’anno 2020 e rilevano nel territorio dell’Ato Toscana Sud una percentuale di raccolta differenziata del 50,15% (superata per la prima volta la soglia del 50%) con un aumento di 3,53 punti rispetto al 2019. Il bacino in cui svolge i servizi Sei Toscana è il territorio che migliora maggiormente in regione, con una crescita più che doppia rispetto agli altri due ambiti territoriali ottimali toscani. E la provincia di Grosseto non può che essere soddisfatta di quello che la sua popolazione sta facendo per quando la riguarda la raccolta e il successivo smaltimento dei rifiuti. Cresce la raccolta differenziata in 20 Comuni su 28. Il dato medio provinciale cresce di quasi 4 punti (+3,9%) assestandosi al 45,86%. In Toscana nel 2020 sono state prodotte 2,156 milioni di tonnellate di rifiuti urbani (-5% rispetto all’anno precedente), con una produzione media pro capite di 588 chilogrammi per abitante (-25 kg/abitante rispetto al 2019). La percentuale media di raccolta differenziata regionale si attesta poco sopra al 62,12% (era al 60,22%). I rifiuti e il futuro. I dati della raccolta in Provincia di Grosseto fanno ben sperare per il futuro di una terra che sta guardando alle nuove tecnologie di riciclo e ripristino con sempre più attenzione.In crescita i dati di tutti i comuni capoluogo: con Grosseto al 44,30% (+3,46%). Ancora migliori i dati del 2021 per la città di Grosseto. «Sono molto contenta per i dati di Grosseto – ha iniziato l’assessore all’ambiente del Comune di Grosseto, Simona Petrucci – Nonostante il Covid e i due mesi di marzo e aprile dove la differenziata fu di fatto sospesa siamo riusciti a mettere un segno più alla nostra percentuale. E dall’inizio dell’anno le cose vanno ancora meglio: ci stiamo assestando intorno al 53% ma a settembre abbiamo avuto un picco del 57%. La media quindi - aggiunge - è ottima». L’assessore spiega meglio: «L’obiettivo deve essere quello di arrivare al 70% da qui a tre anni. Siamo partiti, circa 3 anni fa, con la media che era di 31% e, anche se adesso è diventata ancora più selettiva, abbiamo fatto passi da gigante su tutto il territorio. Non va dimenticato – chiude Simona Petrucci – che abbiamo dovuto ripristinare l’ufficio ambiente, che era stato tolto, iniziato una sensibilizzazione maggiore sulle scuole e per le strade insieme ad un’educazione ambientale che prosegue anche oggi. E i risultati finalmente stanno arrivando: non simo tanto distanti dal target». Sono praticamente tutti i Comuni «virtuosi» per quanto riguarda la raccolta differenziata: con oltre il 70%, sono Monterotondo Marittimo (71,55%, +2,03 rispetto all’anno precedente) e Magliano in Toscana (70,72%, +1,99%). Ottime performance anche per Castell’Azzara (65,35%), Follonica (63,44%), Montieri (68,68%) e Sorano (60,43%). Sono 6 i Comuni con un aumento superiore ai 10 punti in percentuale, con Semproniano che registra una crescita record di oltre 30 punti, portandosi dal 22,71 al 53,08 (+30,37). Salgono Arcidosso (+18,92%), Campagnatico (+28,97%), Cinigiano (+23,77%), Orbetello (+10,14%) e Roccalbegna (+20,64%). Si confermano oltre il 50% Civitella Paganico (53,03%), Gavorrano (58,19%, +4,38 punti), Massa Marittima (58,73%), Pitigliano (59,52%), Roccastrada (57,79%), Scansano (50,03%) e Scarlino (59,54%). Il capoluogo Grosseto conferma il trend di crescita e registra un aumento di 3,46 punti percentuale andando al 44,30%.«Siamo soddisfatti dei dati che confermano il trend di crescita costante per il nostro Ato, in aumento per il sesto anno consecutivo – commenta anche il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini –. Un aumento, in percentuale, di quasi dieci punti solo negli ultimi due anni, che ha permesso al territorio di superare per la prima volta la soglia del 50%. Adesso, anche grazie al nuovo piano industriale che prevede investimenti per oltre 150 milioni nei prossimi cinque anni, l’obiettivo è di crescere ancora di più, arrivando al 70% di differenziata al 2026».I dati di Arrr certificano una crescita per tutte le province: la Maremma cresce di quasi 4 punti (+3,9%) assestandosi al 45,86%. Sono 143 i comuni toscani più virtuosi che nel 2020 hanno superato il 65%, di questi 28 fanno parte dell’Ato Toscana Sud. “Si tratta di un risultato ottenuto grazie a diversi fattori – dice Fabbrini –. Innanzitutto, dagli investimenti in infrastrutture, attrezzature, mezzi e nuove tecnologie. Investimenti che contiamo di incrementare nel nuovo piano industriale. Passando poi dalla capacità di pianificazione della nostra struttura tecnica in accordo e collaborazione con le amministrazioni e Ato, sino ad arrivare alla crescita di quella consapevolezza e coscienza ambientale da parte dei cittadini che rappresenta un elemento imprescindibile il raggiungimento degli obbiettivi europei”.