Da Staggia alla Roma «Così ho sostituito Toni»

Giocavo con Francesco Totti, sono stato il primo a sostituirlo sul campo in una gara ufficiale della Roma. Adesso? Lavoro per tenere puliti i principali centri della Valdelsa». Walter Lapini , residente a Staggia Senese, oggi ha 47 anni ed è felice di dedicarsi diligentemente ai suoi compiti di operatore ecologico per Sei Toscana. Carattere estroverso, battuta pronta e un sorriso per chiunque, dal finestrino della macchina spazzatrice. La sua è una storia di ascese, cadute e tante rinascite, nel calcio e nella vita. Colpa di eventi avversi, di infortuni gravi nei momenti clou della carriera per un attaccante in grado di «vedere la porta» come pochi. Al punto per esempio di essere scelto da Carlo Mazzone, una sera di dicembre del 1993 in un incontro di Coppa Italia tra i giallorossi e la Sampdoria, come vice del futuro «calciatore più popolare d'Europa», allora diciassettenne in rampa di lancio. Walter aveva già individuato le qualità del compagno di squadra più giovane: «A mio padre confidai di aver accanto un ragazzino dalle potenzialità elevatissime. Non sbagliai. Un fenomeno, Francesco, anche per lealtà e bontà d'animo». L'atleta Lapini dove nasce? «A Staggia, grazie al fiuto del taLA NUOVA VITA «Oggi sono sono direttore sportivo di un team amatoriale a Poggibonsi, il Sacchini» lent scout Franco Calamassi. I miei maestri sul rettangolo, da piccolo, gli allenatori Luciano Conforti e Gianfranco Targi. Devo a loro i primissimi consigli. Poi gli Allievi del Poggibonsi con mister Fulignati». E alla Roma, passando da Siena... «Il mio tecnico delle giovanili bianconere, Giulio Pelati, subentrò alla guida della formazione maggiore e con altri coetanei ebbi modo di esordire in C1 segnando in diverse occasioni. La Roma si accorse di me». Nel suo tragitto, varie opportunità frenate dalle circostanze negative, problemi alle ginocchia, interventi... «Per ragioni fisiche purtroppo mi è capitato perfino di rinunciare a club che non avevano esitato a propormi contratti di lunga durata e a cifre di rilievo». Rimpianti? «No, mi dispiace casomai che il Walter Lapini, 47 anni, di Staggia Senese, oggi fa l'operatore ecologico calcio tenda un po' a rimuovere. Per il resto ho sempre lottato e mi sono risollevato ricominciando pure da zero. Al termine dell'attività agonistica, ho fatto il corriere, l'autista e ora eccomi qui con al fianco la mia compagna e il gatto Richard». E per il pallone c'è spazio? «Altroché. Sono direttore sportivo di un team amatoriale a Poggibonsi, il Sacchini, una delle realtà più rappresentative nello sport praticato con genuina passione. Passione che, malgrado tutto, non ho accantonato».

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