Le segnalazioni contro i furbetti del cassonetto si susseguono con cadenza quotidiana in Valdarno e sui social si moltiplicano con tanto di reportage fotografici realizzati dai residenti le denunce dell'inciviltà di chi decide di depositare i sacchetti dell'immondizia fuori dai contenitori o lungo le strade e nei boschi. Un malcostume generalizzato e che non accenna a sparire nei centri piccoli e grandi della vallata e che trasforma le isole ecologiche e non solo in mini discariche dove stoccare anche gli ingombranti, oggetti di ogni genere, dai mobili ai sanitari. Le amministrazioni comunali da tempo stanno adottando le contromosse per cercare di arginare la piaga che implica un notevole aggravio di spesa per il servizio, e del resto ritirare i materiali abbandonati ha un costo aggiuntivo salato. A Montevarchi, ad esempio, oltre alle telecamere collocate nei luoghi strategici, si è previsto di inasprire le multe con un incremento sostanzioso degli importi, fino a un massimo di 500 euro, ossia 200 in più di quanto stabilito in precedenza, per chi viene pizzicato anche dagli occhi elettronici a lasciare la nettezza a terra. Nella vicina San Giovanni invece dalla scorsa primavera vicino alle postazioni sono state piazzate le fototrappole per immortalare chi si comporta in modo scorretto. Dieci i dispositivi in funzione, che sono spostati periodicamente nei vari quartieri e che hanno già consentito di sanzionare alcune decine di trasgressori costretti a pagare sino a 500 euro. Una strada che ha deciso di continuare a percorrere anche l'amministrazione di Terranuova. «Abbiamo attivato da tempo questo servizio ha dichiarato il sindaco Sergio Chienni per monitorare i comportamenti non appropriati nel conferire i rifiuti da parte di cittadini e imprese. Grazie alla collaborazione con la Polizia Municipale è possibile individuare chi non rispetta le regole ed è responsabile di azioni che intaccano il benessere della collettività. Il servizio opzionale, in sinergia con Sei Toscana, è attivo in prossimità dei punti di raccolta stradale ritenuti maggiormente sensibili all'abbandono degli scarti, in città e nelle zone periferiche anche in orario notturno, per disincentivare gli illeciti». Accanto alle nuove apparecchiature è stato istituito il monitoraggio delle varie zone sensibili affidato agli ispettori ambientali che supportano gli abitanti sui corretti metodi di differenziazione e conferimento. Iniziative di prevenzione e repressione che nella patria di Poggio Bracciolini vanno a braccetto con l'educazione alla tutela ambientale. E così domenica 7 novembre i volontari dell'associazione «Plastic Free», nata alcuni anni fa con l'obiettivo di informare le persone sulle insidie e i rischi della plastica, specie quella monouso per l'ambiente, hanno promosso un'altra giornata di sensibilizzazione alla cura del patrimonio verde della comunità. «Questa volta ci concentreremo spiega Lorenzo Castellucci, referente della Odv per il territorio terranuovese nella pulizia dei parchi del centro a partire da quello di via Guido Rossa, per poi proseguire con la zona in via Aldo Moro e terminare con il Parco dei Cento Platani». All'iniziativa possono partecipare tutti, ma è obbligatoria l'iscrizione, peraltro gratuita, cliccando sul link https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/7-nov-terra- nuova-bracciolini. Il ritrovo è fissato proprio in via Guido Rossa alle 9.