L'assemblea dei soci di Sei Toscana ha approvato all'unanimità il nuovo piano industriale della società che prevede investimenti per oltre 150 milioni euro nei prossimi cinque anni. Approvati anche il bilancio di esercizio 2020 e il report di sostenibili tà (anni 2019-2020). «Si apre una nuova stagione per Sei Toscana nel segno della sostenibilità dichiara il presidente Alessandro Fabbrini (a sinistra nella foto) Il piano industriale prevede investimenti molto importanti che crediamo possano generare valore per il territorio e per le persone che lo animano. L'obiettivo è quello di raggiungere una sostenibilità ambientale che permetta anche un contenimento delle tariffe. In questi giorni inizierà il necessario percorso di confronto e condivisione del piano con l'Autorità di ambito e tutte le amministrazioni locali». Il nuovo piano industriale è frutto di un lavoro straordinario di analisi e ricognizione che ha consentito di individuare, in maniera puntuale e dettagliata, tutte le criticità dell'attuale sistema per concentrarsi sulle soluzioni più funzionali al loro superamento. «Si tratta di un piano che nasce dalle reali esigenze del territorio spiega l'Ad Salvatore Cappello (a destra nella foto) e cala le azioni d'intervento nelle realtà specifiche in cui operiamo. Mira a raggiungere l'equilibrio economico finanziario della società in due anni, ottimizzando la macchina organizzativa e contenendo progressivamente l'impatto sulla bolletta al cittadino». Fra i principi cardine del piano, la semplificazione dei modelli di raccolta, garantendo comunque l'adattabilità rispetto alle specifiche esigenze. «L'avere finalmente un modello omogeneo da seguire continua Cappello consentirà un efficientamento dei servizi e una maggiore chiarezza anche nei contenuti e nelle attività di sensibilizzazione al cittadino». Il piano prevede il completamento del processo di informatizzazione dei servizi tramite tracciabilità dei conferimenti degli utenti, consentendo di introdurre progressivamente meccanismi di tariffazione puntuale, fino ad arrivare alla copertura completa dell'utenza entro il 2025. Previsto un incremento progressivo delle raccolte differenziate, fino al 72% nel 2026 e, grazie alle scelte sui modelli di raccolta da adottare, il piano persegue anche l'obiettivo di una migliore qualità dei materiali da valorizzare nel mercato come materie prime seconde. Contestualmente al piano industriale e al bilancio di esercizio 2020, l'assemblea dei soci ha licenziato anche il report di sostenibilità 2019-2020.