Il cassonetto intelligente funziona

Dal 75 a oltre l'80 per cento. La sperimentazione della raccolta differenziata attraverso i cassonetti cosiddetti "intelligenti" - nelle isole ecologiche installate a partire dai primi di marzo - sta dando frutti incoraggianti. E non solo in termini di quantità di rifiuti differenziati: «Anche la partecipazione dei cittadini è alta e la qualità è eccellente», spiega l'assessora all'ambiente Simona Petrucci. Con il nuovo sistema risulta possibile anche stanare i furbetti che o non pagavano la Tari o, magari, la pagavano, ma per residenze fittizie. I modelli. Dall'inizio di marzo, alle Gemme sono state installate due isole ecologiche con la bilancia che pesa i sacchetti dei rifiuti e rilascia un codice a barre da applicare ai sacchetti prima di gettarli nei cassonetti. I primi di maggio sarà installata una terza isola ecologica per completare la microarea alla quale potranno rivolgersi tutti e solamente i residenti delle Gemme. Analogamente, in via Sauro, sono stati installati, a fine marzo, cassonetti che calcolano il volume del rifiuto conferito e che, anche in questo caso, rilasciano un codice a barre da applicare al sacchetto prima di gettarlo. Anche in via Sauro sarà installata una terza isola ecologica e, subito dopo altre tre, per arrivare ad avere, lì, due microaree. I numeri. Sono state censite 109 utenze nella zona delle Gemme, pari a circa 260-270 residenti, ma il Comune aveva pronte, da consegnare, 107 tessere. E due delle utenze risultavano del tutto sconosciute: in sostanza, non pagavano la Tari, ma con il nuovo sistema sono state registrate e pagheranno. Dopo oltre un mese e mezzo di sperimentazione, sono solo 17 le utenze che non hanno mai gettato rifiuti nei cassonetti. «Le ragioni - spiega Petrucci - sono le più varie: sono cittadini che o non abitano lì o, temporaneamente, devono abitare altrove. In ogni caso, su chi non ha mai conferito rifiuti, gli organi competenti stanno avviando accertamenti per capire se sia tutto regolare». Per quanto riguarda via Sauro, risultavano 185 utenze, ma alcune di queste sono garage, dunque il Comune ha consegnato 150 tessere. L'operazione è ancora in corso, alcuni le stanno ritirando in questi giorni; in questa zona erano 7 le utenze sconosciute. Nelle prime settimane di sperimentazione sono circa 15 le utenze che non hanno mai aperto un cassonetto e, anche per questi casi partiranno gli accertamenti. Porta a porta: un fallimento. «Il sistema del porta a porta, anche quello condominiale - considera l'assessora - non funzionava. Non ci sono mai stati dati superiori al 45% di differenziata, ma soprattutto è un sistema molto costoso e sono troppi i cittadini che lo eludono portando i propri rifiuti nei cassonetti di altre zone della città o, addirittura, in Comuni limitrofi». Il monitoraggio effettuato per mesi avrebbe mostrato, infatti, che Sei Toscana non raccoglie, nei quartieri del porta a porta, tutti i sacchetti di rifiuti che ci si aspetterebbe di raccogliere. Da qui la sperimentazione di un nuovo sistema. Prossime tappe. I due modelli adottati alle Gemme e in via Sauro saranno portati anche altrove: entro la fine dell'anno, in 22 microaree (pari a 66 isole ecologiche per circa 14mila persone) sostituiranno il porta a porta. Tra queste microaree ce ne saranno cinque che interesseranno il centro storico e che saranno installate tra luglio e settembre. Dal 2019, poi, si inizierà a dotare anche le frazioni di isole ecologiche. L'obiettivo è: arrivare, in quattro anni, a coprire tutto il territorio comunale.

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