Rifiuti, Tari più leggera per 1,2 milioni

GROSSETO Quanto sarà, di preciso, famiglia per famiglia e azienda per azienda, lo si saprà fra qualche settimana. Ma intanto la notizia che tutti a Grosseto aspettavano - e speravano di ricevere - è arrivata: la Tari, vituperata tariffa per la gestione dei rifiuti e la pulizie delle strade, quest'anno cala ancora di 1,2 milioni di euro.E il risparmio poteva addirittura essere maggiore, se non si fossero messi di mezzo funambolismi di bilancio che hanno costretto l'assessorato all'Ambiente a mettere da parte, per prudenza, 900mila euro, non si sa mai che scappi fuori qualche spostamento tra preventivo e consuntivo (ancora in fase di redazione) per gli anni 2014, 2015 e 2016, visto che, a quanto risulta, su servizi fatti e spese sostenute non sarebbero stati effettuati controlli. «Temo che fra un anno potrebbero esserci costi arretrati per 500-600mila euro e non avrebbe senso abbassare ulteriormente oggi la tariffa e poi incidere domani sulle tasse. Ma se risulterà tutto a posto, e di questi 900mila euro non ci sarà bisogno, il prossimo anno anche questi soldi li scaleremo ai cittadini», dice con soddisfazione l'assessora all'ambiente Simona Petrucci. Una soddisfazione che ha ben ragione di essere. Per il secondo anno consecutivo, grazie al lavoro di revisione del servizio di gestione dei rifiuti e pulizia delle strade e grazie a nuove scelte di gestione, svolto da lei e dal suo team, il Comune risparmia sulla tariffa da versare all'Ato e, di conseguenza, abbassa la Tari ai cittadini.Nel 2017, partendo da un costo del servizio di oltre 20,2 milioni, l'amministrazione era riuscita a scendere a 19,2 milioni di euro. Quest'anno il costo totale della tariffa è di 18 milioni di euro (nello specifico, 17.995.399 euro) e, ha specificato ieri Petrucci, senza tagli al servizio.Il dettaglio delle spese è contenuto nel Pef (Piano economico finanziario), che è il documento che ieri l'assessora ha portato in consiglio perché fosse approvato.Ma da dove arrivano questi risparmi? «Abbiamo 300 bidoni in meno rispetto a quelli che ci facevano pagare e questo ci ha fatto risparmiare 200mila euro - spiega Petrucci al Tirreno -. Il nuovo tipo di spazzamento delle strade, con il divieto di sosta, porta a un risparmio di altri 450mila euro. I nuovi bidoni intelligenti, che metteremo a partire dal 7 marzo, ci consentono di risparmiare altri 450mila euro. Insomma, nuove tecnologie, minori costi».Tra le voci che sono aumentate ci sono quelle per il personale, 150mila euro, che portano a una spesa totale di 300mila euro. «Il personale l'abbiamo raddoppiato - ha spiegato Petrucci ai consiglieri - perché abbiamo inserito nell'ufficio ambiente personale qualificato che ci ha permesso una serie di interventi». Ci sono i nuovi costi per la pulizia del verde.A conti fatti, per togliersi la spazzatura di casa e avere le strade pulite, i grossetani risparmieranno, rispetto all'anno scorso, 2,1 milioni di euro. Tolti i 900mila per l'accantonamento, sono 1,2 milioni di euro.Ma perché ancora non si conosce la percentuale precisa di quanto le varie categorie di utenti risparmieranno? E perché nella proposta di delibera sulla tariffa per la Tari sono confermate le tariffe del 2018?«È una questione di tempi - spiega Petrucci -. Il Pef è stato fatto dopo il 31 gennaio perché doveva prima essere portato in assemblea Ato». Che - con i guai giudiziari che hanno coinvolto i vecchi vertici, il commissariamento e tutti i ritardi accumulati - è slittato. «Il bilancio del Comune invece doveva essere chiuso prima. Quindi il consiglio comunale ha prima approvato le vecchie tariffe, lasciandole invariate, poi però ha approvato il Pef che prevede questo risparmio di 1,2 milioni. Nelle prossime settimane definiremo le nuove tariffe. E credo che, a conti fatti, la riduzione dovrebbe essere anche maggiore rispetto all'anno scorso».

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