Differenziata, capoluogo leader in area vasta

A tutta birra per la raccolta differenziata. Il direttore generale di Ato Paolo Diprima e l’amministratore delegato di Sei Toscana Marco Mairaghi, hanno firmato un accordo per destinare un un investimento di 1,8 milioni, aggiuntivo rispetto al finanziamento già erogato di 3,6 milioni. La somma è appunto destinata a interventi di sviluppo della differenziata finanziati dalla Regione. Gli interventi riguardano numerosi Comuni della provincia di Arezzo, ovviamente insieme Grosseto e Siena. Sono quelle amministrazioni che hanno attivato, o stanno attivando, progetti di riorganizzazione del servizio rifiuti con l’introduzione di sistemi di raccolta porta a porta o con contenitori ad accesso controllato, i cosiddetti cassonetti intelligenti. Il tutto rientra nella pianificazione, che è stata approvata dall’Autorità di Ambito, per ridurre il fabbisogno di smaltimento dei rifiuti indifferenziati limitando l’utilizzo delle discariche. I finanziamenti regionali erogati al gestore, che si traducono in detrazioni tariffarie agli utenti, consentono di alleggerire i costi a carico di questi ultimi; costi che incifdono molto nella fase di avvio della riorganizzazione soprattutto a causa della formazione necessaria ad accompagnare verso l’utilizzo dei nuovi sistemi. I risultati degli interventi, che interessano quasi tutti i Comuni dell’Ato, vengono definiti confortanti, «come testimoniato - si legge in una nota - da una percentuale di raccolta differenziata che nella media del 2019, aggiornata a novembre, è salita di quasi 5 punti sull’anno precedente, attestandosi al 46.4%. La crescita della percentuale di differenziata è stata trainata in particolare da alcuni territori del senese ma anche la provincia di Arezzo ha dato un valido contributo al raggiungimento della performance. Nelle vallate aretine la crescita più sostenuta si registra nel Valdarno dove la differenziata è salita del 4,7% portandosi al al 50,2%; e nella Valtiberina (+4,2%, con la raccolta che si è issata al 35,9%, quota peraltro ancora molto lontana dall’obiettivo. La sofferenza si acuisce ulteriormente in Casentino dove il risultato resta ancora sotto il 29% con una modesta crescita dell’1,5%. Buone invece le risultanze che arrivano dal capoluogo: ad Arezzo la differenziata è salita del 6%, sopra la media dell’ara vasta, attestandosi al 46,2%. Il dato fa di Arzezo la cittò leader nella differenziata della macroarea del sud.

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