Scarico selvaggio dei rifiuti: la ‘caccia’ agli incivili nelle ultime ore ha dato ottimi risultati. Beccati dalla polizia municipale di Poggibonsi dieci soggetti che senza farsi troppi problemi avevano abbandonato in pieno centro abitato veramente di tutto, persino materassi e vecchi mobili. A incastrarli in alcuni casi sono state le telecamere, in altri i vigili urbani sono arrivati a loro dopo lunghe indagini. Per i maleducati di turno che avevano abbandonato fuori dai cassonetti rifiuti urbani e rifiuti ingombranti sono scattate multe di 102 euro. Ma probabilmente non è finita qui. Sono in corso infatti, sempre da parte della polizia municipale del comando di Poggibonsi, ulteriori controlli per risalire agli autori di altri gesti simili e a breve, quindi, potrebbe partire un’altra raffica di multe. Il Comune di Poggibonsi, tra l’altro, ha deciso di puntare anche per il 2022 sugli ispettori ambientali di Sei per fronteggiare la dilagante inciviltà e affiancare la polizia municipale del comando cittadino nella lotta al fenomeno dello scorretto conferimento dei rifiuti. Gli ispettori ambientali in azione sul territorio comunale sono 6: personale a supporto dei vigili urbani, cui spetta, ovviamente, la direzione di tutte le operazioni in materia. I numeri dicono che le fotocamere piazzate a Poggibonsi e nelle varie frazioni hanno permesso di incastrare dal 2017 ad oggi oltre 260 furbetti con il vizio di abbandonare i rifiuti dove capita. Preso atto che fuori dai cassonetti, con preoccupante frequenza, viene buttato di tutto (divani, mobili, sedie, elettrodomestici e sanitari fuori uso e addirittura dei water) la polizia municipale da qualche anno ha alzato la guardia. La maleducazione colpisce un po’ dappertutto, anche nella zona di maggiore pregio artistico e paesaggistico di Poggibonsi: il triangolo rappresentato da convento di San Lucchese, Fortezza medicea e Fonte della Fate. Qualcuno, di recente, aveva scaricato un set di vecchi mobili in questo sito di particolare importanza anche dal punto di vista storico. Una discarica a cielo aperto a pochi metri dalla basilica del patrono della città, dalla Fortezza commissionata dal Magnifico all’architetto Giuliano da Sangallo e dalla cinquecentesca Fonte opera di Balugano da Crema.