«Calca alla Badia senza mascherine» Febbre movida, riparte la protesta

La foto sembra scattata prima del Covid. Assembramenti, auto che non riescono a passare, code davanti ai locali. Non sarà stato facile controllare a tutti i Green pass e fare rispettare la regola del metro di distanza da persona a persona come prevedono le norme anticovid che tutti i commercianti sono obbligati ad osservare. La foto invece è stata scattata sabato sera alle 23,30 e qualcuno dalla piazza se ne è accorto tanto che ha apostrofato in modo colorito, anche con gesti, chi la stava scattando. Fino al 31 gennaio le norme del decreto prevedono che la consumazione al tavolo, sia all’aperto che al chiuso, e al banco di bar, ristoranti è possibile solo con super pass. Resta difficile immaginare come sia conciliabile tutto questo con le resse del sabato sera. E infatti puntuale è arrivata la protesta dei residenti del centro storico dl Comitato «Spazi al centro» che annunciano una lettera aperta: «Intanto ringraziamo il servizio Sei Toscana che ieri mattina presto ha mandato i propri operatori a ripulire tutte le vie in cui di solito i ragazzi fanno i loro bisogni o vomitano. Sono venuti sapendo già che c’era del lavoro extra da fare». E dei residenti lamentano che alcuni agenti sarebbero passati senza nemmeno riuscire a fermarsi. La dura legge dell’ordine pubblico. «Per noi è inaccettabile. E ancora non è arrivata una risposta dal sindaco», lamentano i residenti.Questa volta hanno deciso di alzare il tiro preparando una lettera aperta proprio per Ghinelli coinvolgendo anche i presidi delle scuole. «Questi ragazzi tutti senza mascherina tornano a casa e molti di loro andranno a scuola. Come si contengono i contagi se loro stessi non si mettono in sicurezza?». La protesta, l’ennesima, segue alla vecchia relazione dei vigili che suggeriva di far chiudere i locali alle 23 e non alle due di notte. Richiesta davanti alla quale è sorta l’eccezione che non è ammissibile «punire» tutti per la colpa di pochi che non rispettano le regole. E sul controllo si è tenuto anche un dibattito all’ultimo consiglio comunale con Francesco Palazzini di Fratelli d’Italia che chiedeva di «promuovere il passaggio del corpo da polizia municipale a polizia locale e prevedere per il nucleo anti-degrado l’uso di dispositivi di deterrenza quali sfollagente, spray al peperoncino, droni e tase». «La polizia locale è equiparata a polizia, carabinieri e finanza - ha rassicurato Ghinelli - ed è sullo stesso piano quando partecipa al tavolo di coordinamento prefettizio, grazie alla sensibilità del Prefetto».

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