Toscana: spiagge libere, ma dalla plastica

BICCHIERI, forchette e piatti di plastica banditi una volta per tutte dalle spiagge toscane. Entra nel vivo la battaglia contro i materiali ‘usa e getta’, per evitare che finiscano in mare, con danni enormi per l’ambiente. Ieri è partita la distribuzione di pannelli e locandine (anche in inglese) con il simbolo della campagna #spiaggepulite e il logo di Toscana Plastic Free, insieme a un elenco di regole e divieti. I materiali, realizzati dalla Regione, saranno distribuiti ai 34 Comuni costieri che, a loro volta, li daranno ai 1.405 stabilimenti balneari coinvolti (ovvero tutti) o li sistemeranno nelle 63 spiagge libere della costa. In parallelo verranno diffusi adesivi e cartoline, scatterà una campagna social e verrà promossa la pagina web www.plastic-free.toscana.it. Entra così in vigore la legge votata il 25 giugno dal Consiglio regionale, facendo scattare in spiaggia, tre anni prima che nel resto d’Europa, il divieto di usare oggetti di plastica monouso, da sostituire con prodotti compostabili. I pannelli in distribuzione in questi giorni avranno un doppio scopo: informare turisti e cittadini sulla legge e far conoscere le multe. Abbandonare rifiuti in spiaggia o in mare infatti non è solo un gesto d’inciviltà, ma anche un reato: le sanzioni vanno da 30 a 150 euro per piccoli oggetti (ad esempio scontrini, fazzoletti di carta o gomme da masticare) e da 300 a 3000 euro per quelli più grandi. Un capitolo a parte riguarda i mozziconi di sigaretta: chi li getta a terra o in acqua è passibile di una multa da 60 a 300 euro in base alla norma nazionale, ma in Toscana si potrebbe andare oltre. I Comuni stanno infatti valutando se optare per il divieto di fumo in spiaggia (come in alcune zone dell’Adriatico) o se limitarsi a installare dei contenitori ermetici per le cicche. Infine, gli esercenti che dovessero vendere cibi o bevande in contenitori di plastica monouso in spiaggia rischiano una multa fra i 1032 e i 3.098 euro. «Non si tratta solo di far rispettare i divieti – ha detto l’assessore regionale Vittorio Bugli - ma di coinvolgere cittadini e turisti in una campagna di sensibilizzazione. Vogliamo ripetere l’esperienza di Arcipelago Pulito, che ci ha permesso di iniziare a ripulire i mari con i pescatori. Vorremmo non fare multe e crediamo che sia possibile vista la sensibilità diffusa. Ci piacerebbe che i turisti testimoniassero, tornando nei loro paesi, che in Toscana abbiamo a cuore l’ambiente. Intanto ognuno può sostenere la campagna su facebook». «Le stoviglie compostabili costano il 30% in più – hanno detto Gianni Picchi di Sib-Confcommercio e Laura Simoncini di Oasi Confartigianato – ma non abbiamo avuto incertezze ad aderire. Si tratta di un percorso ‘culturale’, nell’interesse dell’ambiente e del turismo stesso». «Uniformeremo le nostre ordinanze alla legge regionale per sensibilizzare i cittadini – ha commentato, a nome di Anci, il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani -. I vigili urbani andranno in spiaggia, ma all’inizio sarà per insegnare ed educare, non per fare multe».

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