Nel 97,7% dei comuni italiani la raccolta differenziata si svolge grazie all'accordo Anci-Conai. Lo confermano i dati presentati ieri nella sede dell'Anci da Ivan Stomeo (delegato Anci ai rifiuti e sindaco di Melpignano), Giorgio Quagliuolo, (presidente del Conai) e Filippo Brandolini (vicepresidente di Utilitalia). Il rapporto conferma la capillarità dell'accordo Anci-Conai, basato su convenzioni per la raccolta e l'avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio che interessano nel 2016 il 97,7% dei comuni italiani (7.813) e il 99,5% della popolazione (60.314.369), con un aumento in quest'ultimo caso del 2% rispetto al 2015. Inoltre, il 51% dei comuni italiani ha almeno cinque convenzioni. Il rapporto evidenzia poi che i comuni stipulano soprattutto convenzioni per il riciclo della plastica (consorzio Corepla) e del vetro (consorzio CoReVe). Minore è invece la diffusione territoriale delle convenzioni per il relegno (consorzio Rilegno), che interessano circa il 64-65% della popolazione. II Nord si conferma la macro area con le più elevate performance di raccolta: qui si intercetta il 54% di tutta la raccolta conferita al Conai e si concentra il 56% degli importi totali riconosciuti dai consorzi. Anche,il Centro e il Sud (con una resa media pro capite tra gli 86 e i 77 chili per abitante all'anno) fanno registrare dati confortanti. Nelle regioni delle isole _si regi~ il contributo minore alle raccolte conferite al Conai (6,2% del totale) e la resa media pro capite più bassa (50 chili per abitante all'anno. Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Ra.ee), nel 2016 sono stati ritirate nei punti di raccolta 283.075 tonnellate, con una riduzione dello 0,4% rispetto al 2015. Anche per questa categoria di rifiuti, i risultati della raccolta variano sensibilmente sul territorio, sia dal punto di vista dei quantitativi che della composizione: le regioni del Nordovest intercettano il 30% del totale nazionale (la Lombardia, da sola, quasi il 19%). «Il rapporto conferma gli importanti risultati raggiunti, ma ci dà anche la fotografia di un'Italia a due velocità. Un Nord sempre più veloce e un Sud, invece, molto meno. Da questo quadro bisogna ripartire nello scrivere il nuovo accordo con il Conai. Dobbiamo sforzarci tutti quanti a portare tutte le regioni d'Italia allo stesso livello», ha osservato Ivan Stomeo. «Altro tema è il costo del servizio: è necessario potenziare il principio del chi inquina paga, perché attualmente il costo di gestione degli imballaggi non viene pagato da chi li produce ma dalla collettività, con la lari», ha aggiunto Stomeo. Per il presidente del Conai «i dati sulla raccolta differenziata confermano la centralità dell'accordo quadro con l'Anci. Per il futuro, consolideremo la nostra collaborazione dialogando in maniera più diretta con i comuni».