Tari, mille accertamenti esecutivi Mancate dichiarazioni in 716 casi

In tutto sono 1091 accertamenti esecutivi, per un totale di 541mila euro e spicci. È la mole dei percorsi di riscossione attivati da Sigerico, la partecipata del Comune che si occupa di tributi, relativamente alle dichiarazioni Tari 2018/2022. Un pacchetto che riguarda gli errori («infedele dichiarazione»): poco più di 70 all’anno di media per un totale di 375 casi e 73mila euro da riscuotere (42mila di tributi più sanzioni, interessi ecc..).Ma che ha la sua parte più consistente nella totale omissione della dichiarazione Tari: 716 casi spalmati su cinque annualità, 143 all’anno di media con il picco di 163 accertamenti nel 2022. Sigerico conta di incassare poco meno di 468mila euro, frutto dei 296mila euro iniziali di tributi dovuti con l’aggiunta di sanzioni, interessi e altre spese.Un’operazione costante, quella del recupero crediti, e che peraltro quest’anno è stata veicolata dall’amministrazione comunale come decisiva per evitare la crescita della tariffa, nonostante gli aumenti piovuti a cascate su tutte le amministrazioni comunali, in seguito alle decisioni di Arera applicate da Sei Toscana.Ecco quindi che l’operazione di recupero, dallo scorso mandato esternalizzato alla società in house Sigerico, è considerata dal Comune fondamentale per sostenere le proprie scelte di politica amministrativa.Nel dettaglio, le omesse dichiarazioni rilevate da Sigerico e arrivate alla fase degli accertamenti esecutivi sono state: 126 nel 2018, 138 nel 2019, 143 nel 2020, 146 nel 2021 e 163 nel 2022, per un totale di 716. Le «infedeli dichiarazioni» invece 66 nel 2018, 73 nel 2019, 78 nel 2020, 79 nel 2021, 79 nel 2022.Una piccola parte delle richieste di Sigerico (relativa al Tefa, Tributo esercizio funzioni amministrative in materia di tutela ambientale), per un totale di circa 17mila euro, sarà successivamente girato all’amministrazione provinciale.