UN PROGRAMMA condiviso per l’assunzione di oltre 150 persone, riorganizzazione dei servizi e del personale operativo per ogni cantiere al fine di ottimizzare efficienza e funzionalità del servizio, necessità di avere al più presto da parte di Ato Toscana Sud l’approvazione del Piano di Ambito così da uscire da una situazione che impedisce alla società un’organica e definita pianificazione delle risorse umane e tecnologiche. Sono questi i tre punti principali emersi nell’incontro fra il management di Sei Toscana e le organizzazioni sindacali. Al termine dell’incontro la società e tutte le organizzazioni sindacali hanno firmato un verbale di condivisione di un programma che prevede diversi step. Nello specifico è stato concordato di procedere all’assunzione di 45 lavoratori a tempo indeterminato individuati secondo l’ordine della graduatoria dell’accordo sindacale del marzo scorso. L’assunzione di queste 45 persone avverrà all’inizio del prossimo mese di ottobre. L’azienda, in accordo con i sindacati, si impegna inoltre ad assumere altre 30 persone a tempo determinato, sempre individuate secondo l’ordine della graduatoria dell’accordo sindacale di marzo. L’assunzione avverrà entro la fine di ottobre e comporterà l’acquisizione dei diritti all’assunzione a tempo indeterminato dal 1 gennaio 2019. In questo mese Sei Toscana e le organizzazioni sindacali avvieranno una verifica congiunta delle esigenze funzionali alla gestione dei cantieri per l’assunzione di ulteriori 25 persone. Sei Toscana è intenzionata anche a procedere alla verifica dell’inserimento di ulteriore personale nella misura di 50/60 unità con la forma contrattuale più idonea. Tale rapporto verrà instaurato per la durata di almeno un anno. L’azienda si impegna a coprire il turnover per le annualità 2019 e 2020 con l’assunzione a tempo indeterminato nella misura di almeno il 60% attingendo prioritariamente dalle suddette unità. Per Sei Toscana «con l’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali, la società ha fatto la sua parte, assumendo decisioni molto significative, soprattutto in un contesto come quello attuale. Adesso è necessaria una più aperta collaborazione e coinvolgimento soprattutto delle amministrazioni comunali e dell’Autorità d’Ambito per il ripristino delle condizioni di equilibrio economico e finanziario della concessione necessario e imprescindibile per garantire continuità e stabilità dei servizi e del lavoro delle persone. Si rende necessario avere al più presto un Piano d’Ambito, documento strategico che consentirà di programmare l’attività nel medio lungo periodo. E’ necessario che si risolvano tutti i contenziosi in essere, in primis quello relativo al ritardo di pagamento dei Comuni, che ha portato alla maturazione di interessi di mora di circa euro 6,5 milioni di euro, raggiungendo un accordo con l’Autorità di Ambito. L’auspicio del gestore del rifiuti è che cessino le polemiche.