L’allarme di ASviS: «Siamo in ritardo sugli Obiettivi dell’Agenda 2030»

«IL TEMPO a disposizione sta finendo». È il grido d’allarme lanciato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) nel settimo Rapporto annuale presentato a Roma lo scorso 4 ottobre nella giornata inaugurale del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022. Dal documento emergono il ritardo dell’Italia nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu e un aumento delle disuguaglianze sociali dettato da una crisi sistemica del modello di sviluppo dominante accelerata dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina e dai cambiamenti climatici. «Nonostante la ripresa registrata nell’ultimo biennio, caratterizzato dalla caduta e dal rimbalzo dell’economia causati dalla pandemia, gli indicatori di sostenibilità dell’Italia, in particolare quelli ambientali e sociali, sono in peggioramento – ha spiegato la presidente dell’ASviS Marcella Mallen (nella foto a sinistra) –. Per sottolineare questa situazione di emergenza abbiamo rappresentato i dati del Rapporto usando quattro frecce, relative alle quattro dimensioni della sostenibilità, ambientale, economica, istituzionale e sociale». Nel dettaglio – come sottolinea Mallen – «dal 2019 al 2021 si registra un aumento delle disuguaglianze di reddito, una crescente difficoltà del sistema sanitario di rispondere alle esigenze dei cittadini, specialmente dei più deboli e un arretramento degli indicatori ambientali, in particolare quelli sul consumo di suolo e sulla gestione delle risorse idriche». Dal Rapporto 2022 emerge come, tra il 2010 e il 2021, l’Italia abbia registrato dei miglioramenti, ma anche dei clamorosi rallentamenti, sul percorso verso l’Agenda 2030. Durante il periodo considerato, si notano miglioramenti per otto SDGs: fame (Goal 2), salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), energia (Goal 7), innovazione e infrastrutture (Goal 9), consumo e produzione responsabili (Goal 12), clima (Goal 13). Si evidenzia un peggioramento complessivo per cinque Obiettivi: povertà (Goal 1), risorse idriche (Goal 6), ecosistema terrestre (Goal 15), pace e istituzioni solide (Goal 16) e cooperazione internazionale (Goal 17). Mentre rimane sostanzialmente invariata la situazione per quattro SDGs: lavoro (Goal 8), disuguaglianze (Goal 10), città (Goal 11) e tutela degli ecosistemi marini (Goal 14). In tale scenario, per l’ASviS, è necessario assicurare la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile; disegnare il futuro partendo dal presente; promuovere giustizia, trasparenza e responsabilità; integrare la sostenibilità nel funzionamento del Parlamento; rendere più sostenibili ed equi i territori; impegnarsi per la giusta transizione ecologica; ridurre tutte le disuguaglianze; non lasciare indietro nessuno; tutelare la salute con un approccio integrato; garantire diritti e pace, rafforzare cooperazione e democrazia. Proposte formulate durante la campagna elettorale quando l’ASviS ha consegnato alla forze politiche ‘Dieci idee per un’Italia sostenibile’ da realizzare nella prossima legislatura.

Close Logout Cerca Facebook Instagram You Tube Twitter X Linkedin Download