LE SEGNALAZIONI arrivano puntuali e somigliano a un bollettino di guerra: materassi abbandonati accanto ai cassonetti, elettrodomestici lasciati nei boschi, sacchi dell’immondizia fuori dai cassonetti a occupare i marciapiedi. Ogni giorno al nostro indirizzo email arrivano foto che testimoniano questo malcostume, immagini che si possono trovare a decine anche sui social network. Eppure, la musica sta cambiand ocome spiega l’assessore Marco Sacchetti: «Partiamo da un presupposto: l’abbandono in campo aperto non si può controllare, mentre sul tessuto urbano non solo possiamo fare tanto ma lo stiamo facendo e con risultati incoraggianti». Al di là delle numerose segnalazioni, spiega Sacchetti, l’abbandono è un fenomeno in diminunzione: «I dati a nostra disposizione ci parlano di numeri in calo. Lo abbiamo constatato perché da novembre 2017 sono attive le fototrappole. Ne abbiamo installato 24, a rotazione, nelle zone più a rischio. Inoltre, sono attivi sul territorio gli ispettori ambientali». Agli inizi di marzo, fa sapere ancora l’assessore Sacchetti, sono stati 78 i verbali contestati, per una media di 160 euro a sanzione. A proposito dell’arrivo degli ispettori, Sacchetti specifica: «A luglio 2017 è stato avviato il servizio di ispezione ambientale con una squadra di due ispettori di Sei Toscana. Agli inizi di dicembre i sopralluoghi effettuati sono stati 180, l’attività degli ispettori ha permesso di rilevare novanta abbandoni di rifiuti a lato cassonetto o bordo strada. Un servizio che nel corso del 2018 prosegue e, anzi, verrà potenziato». Sono tante, infatti, le attività previste per l’anno in corso e per quello successivo, nel corso della riorganizzazione già annunciata dallo stesso assessore: «Nella seconda metà dell’anno nel centro storico verranno attivate nuove postazioni stradali per la raccolta di organico, vetro e indifferenziato e ottimizzata la raccolta stradale di carta e cartone ed imballaggi. Inoltre verrà riprogettato, per una sua implementazione nel 2019, l’intero servizio di raccolta stradale nelle zone esterne al centro storico, per una razionalizzazione e completamento delle postazioni che dovrà permettere un servizio più efficiente ed economico. Inoltre sui cassonetti dell’indifferenziato si prevede di istallare i dispositivi per l’accesso controllato con scheda magnetica». SECONDO i nostri cittadini cronisti Arezzo è pulita «a zone», ad esempio Antonio Mattia Vazza spiega: «In generale la città è pulita, però ci sono alcune zone, tipo Pescaiola verso il supermercato, dove è più probabile trovare rifiuti abbandonati». Anche per Francesco Agostini la situazione è buona, a tratti: «Qualche volta mi capita di vedere rifiuti ingombranti abbandonati, ma devo dire che il ritiro è piuttosto celere». Situazione in peggioramento per Sara Di Cesare: «Frequento spesso Arezzo e devo dire che, benché sia tenuta bene, trovo che ultimamente ci sia qualche rifiuto abbandonato di troppo, qualche tempo fa non ne vedevo».