Caterina, la prima dipendente pubblica virtuale d’Italia impiegata al Comune di Siena, Tess che supporta le compagnie di assicurazione, Tosca che gestisce il ritiro dei rifiuti ingombranti per Sei Toscana, Enia che guida gli utenti sul sito di Eni Basilicata e Angela che prende gli appuntamenti per il Comune di Treviso. Sono soltanto alcuni degli assistenti virtuali creati da QuestIT, realtà nata nel 2007 come spin-off del gruppo di ricerca in Intelligenza artificiale dell’Università senese e oggi animatrice del Siena Artificial Intelligence Hub, laboratorio congiunto di Intelligenza artificiale. Da quando nel 2019 ha lanciato il primo assistente virtuale, sviluppato con la piattaforma Algho, QuestIT non ha più smesso di sognare applicazioni sempre più diffuse dei propri avatar. Non a caso, nelle scorse settimane ha presentato un nuovo applicativo che sbarcherà sul mercato questo mese rivoluzionando il mondo dell’assistenza commerciale. Si tratta di Asia, il virtual assistant capace di riconoscere gli stati d’animo dell’utente e rispondere di conseguenza, supportarlo nell’individuazione del prodotto giusto e guidarlo nella navigazione di siti ed e-commerce. «Algho è la prima piattaforma multisensoriale al mondo — spiega Ernesto Di Iorio, Ceo di QuestIT — Durante la conversazione la macchina utilizza anche la webcam per osservare e analizzare il tono della voce e le espressioni dell’utente per capire il suo stato emotivo, se è arrabbiato, felice, triste. Così l’avatar può modificare la conversazione andando incontro alle sue esigenze. Se un cliente chiama per fare il reso di un prodotto difettoso, per esempio, Asia percepisce la sua irritazione e oltre al reso gli regala anche uno sconto sul prossimo acquisto». Asia sarà impiegata per l’e-commerce, ma QuestIT scommette anche sul mondo delle banche, delle assicurazioni, della grande distruzione, dei trasporti e della sanità. «Siamo i primi al mondo a proporre un assistente virtuale multisensoriale — aggiunge Di Iorio — e secondo me si possono creare scenari importanti anche in ambito sanitario. Al Siena Artificial Intelligence Hub stiamo sviluppando con altre aziende un nuovo avatar multisensoriale, Aladin, che avrà la capacità di analizzare e predire alcune tipologie di malattie, sette in particolare, a partire dal tono della voce e da una foto. L’obiettivo è aiutare medici e ospedali a fare il pre-triage, allertare il medico di base o chi è predisposto alla sorveglianza dei pazienti per capire in modo rapido che c’è una criticità e intervenire. Sogno un mondo in cui gli avatar ogni giorno contattano tutti i cittadini italiani per avere informazioni sul loro stato di salute, per fare prevenzione quotidiana e aggiornare la cartella clinica». Intanto tra i buoni propositi del 2022 ci sono due progetti da portare a termine. Il primo porterà Caterina nel metaverso, la realtà virtuale 3D, sovrapposta e integrata con il mondo fisico, in cui le persone si muoveranno attraverso i propri avatar, il nuovo mondo su cui recentemente ha deciso di puntare Mark Zuckerberg, Ceo di Facebook. «Le grandi aziende tecnologiche stanno andando tutte verso il metaverso — aggiunge Di Iorio — Adidas ha già aperto un negozio virtuale, ci vorrà ancora un paio di anni prima che ognuno abbia un visore 3D a casa, ma il futuro è quello. Noi lavoriamo a un assistente in realtà virtuale e aumentata che accompagni l’utente nel metaverso. Ci hanno già chiesto di realizzare un avatar a immagine e somiglianza di un dottore che sarà impiegato nella sua clinica virtuale per prendere tutte le informazioni dei pazienti prima del colloquio con il medico». Entro la fine dell’anno, inoltre, QuestIT lancerà il primo assistente virtuale capace di comprendere e parlare la lingua dei segni per aumentare l’accessibilità dei disabili ai servizi della Pa e delle aziende. Tutti progetti che faranno crescere l’azienda anche dal punto di vista economico. «L’anno scorso abbiamo chiuso con un fatturato intorno a 2,5 milioni, in crescita rispetto agli anni precedenti nonostante il Covid. Abbiamo una crescita di circa il 45% anno su anno e quest’anno puntiamo ad andare verso i 3,5 milioni».