Giochi e roba vecchia si ‘ecocambiano’

SONO quelle iniziative che hanno bisogno della partecipazione delle persone per avere successo. Ma l’idea è interessante anche perché, e il web lo dimostra, esiste un discreto numero di cittadini che sono potenzialmente interessati ad oggetti che non servono più al loro proprietario ma che però possono avere ancora una certa utilità. A Chianciano Terme nasce l’iniziativa denominata EcoScambio che vuole essere un passo avanti in ambito di economia circolare. Non una novità assoluta, perché un progetto del genere è già nato in provincia di Siena ma si tratta comunque del primo in Valdichiana e del «terzo dopo Sovicille e Follonica sui 104 comuni della Toscana meridionale» come ha sottolineato l’assessore Damiano Rocchi. Ma in cosa consiste l’ecoscambio? Partiamo intanto dal luogo dove sarà attivato, nel mese di maggio, ovvero in un’area adiacente al centro di raccolta. Qui nascerà una struttura in cui, ha detto Rocchi, «sarà possibile conferire e scambiare beni usati di diverso tipo a titolo gratuito con un duplice obiettivo: sottrarre dal ciclo dei rifiuti qualcosa che può ancora essere utile e, allo stesso tempo, rendere disponibile un bene per chi ne ha bisogno o magari non può permetterselo». Se gli spazi domestici sono ormai intasati, arriva una potenziale soluzione alternativa che, chissà, potrebbe rivelarsi efficace contro l’abbandono di rifiuti. Lo scopriremo nei prossimi mesi. Rocchi ha citato, come esempi di tipologie di oggetti da poter conferire, prodotti tessili, giochi ed accessori per l’infanzia, attrezzature sportive, mobili ed elementi di arredo, pubblicazioni. Attualmente non esiste una tabella precisa su quelli che potranno essere portati nell’apposita area, «ma nell’arco di dieci giorni approveremo un regolamento, il progetto partirà a maggio e in questa prima fase l’apertura sarà nel giorno di sabato», ha aggiunto Rocchi che poi ha anticipato una novità che verrà attivata dopo la fase di sperimentazione. «Saranno informatizzati sia il centro di raccolta che il limitrofo EcoScambio, così da poter rilasciare al cittadino un’attestazione circa i beni conferiti e relativi punti attribuiti sulla base dei quali individuare anche forme di premialità per gli stessi conferitori che, togliendo dal ciclo dei rifiuti alcuni prodotti, potranno vedersi riconosciuto in Tari uno sconto o prelevare altri beni dall’EcoScambio stesso».

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