Rifiuti, Sei Toscana torna in utile e programma investimenti per 50 milioni di euro

Dopo una perdita di oltre 4 milioni di euro registrata nel 2017, Sei Toscana – ovvero il gestore unico del servizio integrato dei rifiuti urbani nei 104 Comuni dell’Ato sud – è tornata in utile: l’assemblea dei soci ha approvato ieri a Siena il bilancio 2018, chiuso con un utile di 586.695 €. «L’approvazione del bilancio da parte dei soci certifica l’importante lavoro svolto dall’azienda in quest’ultimo anno – commenta Leonardo Masi, presidente di Sei Toscana – È un risultato raggiunto anche grazie al recuperato rapporto con le amministrazioni comunali e l’Ato, un legame rinsaldato anche dall’approvazione del corrispettivo di ambito e dall’accordo di conciliazione stipulato solo pochi mesi fa». Un contesto che lascia ben sperare per i prossimi sviluppi: «Il Piano industriale, approvato oggi dai soci, prevede investimenti per quasi 50 milioni di euro nel futuro prossimo». Già nel 2018 si registrano investimenti per un valore di poco inferiore ai 9 milioni di euro che hanno consentito interventi su attrezzature (circa 4 milioni, in particolar modo sulle nuove tecnologie ad accesso controllato), strutture adibite alla raccolta (poco più di 1 milione) e l’acquisto di nuovi mezzi (per circa 1.35 milioni di euro), che fanno salire a 906 il numero di veicoli della flotta aziendale. Grazie a questi investimenti e soprattutto ai suoi 1018 dipendenti, Sei Toscana nello scorso anno è riuscita a gestire complessivamente 526.685 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati (+ 9.814 tonnellate rispetto al 2017) prodotti da più di 900.000 abitanti, a fronte di costi inferiori alla media di settore come certificato dal recentissimo studio che ConfserviziCispelToscana ha condotto in materia. L’assemblea di bilancio è stata anche l’occasione per l’approvazione del primo report di sostenibilità di Sei Toscana, che abbiamo già anticipato su queste pagine. Un documento che «sarà di supporto alla governance – spiega l’amministratore delegato, Marco Mairaghi – per tradurre la visione in azione e riflettere i valori non solo della profittabilità dell’organizzazione nel lungo termine, ma anche quelli relativi al benessere del pianeta, della società e delle persone che si relazionano con noi. A tal proposito mi preme sottolineare un aspetto molto importante che ha caratterizzato l’ultimo anno: quello della gestione del personale. La firma dell’accordo con le OO.SS. ha permesso di stabilizzare e assumere quasi 150 persone. Unico caso in Toscana e forse in Italia. Di questo ne siamo felici e orgogliosi». L’assemblea dei soci ha infine nominato anche i componenti del nuovo Cda. Il Consiglio di amministrazione di Sei Toscana è adesso composto da: Stefano Bina, Stefano D’Incà, Massimo Cini, Daniela Fantacci, Bernardo Lombardini Pannilini, Marco Mairaghi, Leonardo Masi, Fabio Menghetti e Filippo Severi. Nella prima seduta del nuovo CdA, convocata per la prossima settimana, il Consiglio procederà alla nomina del nuovo presidente, amministratore delegato e direttore generale della società. Nel frattempo, l’azienda ieri ha ricevuto dal Prefetto di Siena la notifica del provvedimento con il quale viene disposta la proroga di sei mesi del periodo di monitoraggio esterno della società, che sarebbe scaduto proprio ieri. Nel dispositivo si evidenzia come “l’attività di sostegno e monitoraggio, grazie alla positiva collaborazione instaurata dagli esperti con gli amministratori dell’impresa e con l’Ato Toscana Sud, ha consentito di affrontare positivamente la gran parte delle questioni delineate nel cronoprogramma portando a soluzione le principali anomalie evidenziatesi sin dalla prima fase della gestione straordinaria dell’impresa”. Il dispositivo prevede l’ulteriore riduzione ad un solo esperto l’incarico di monitoraggio: Salvatore Santucci, che seguirà la società ancora per un breve periodo al fine di accompagnarla alla definizione dei residuali aspetti concordati. «Vorrei innanzitutto ringraziare il prefetto e i due esperti, il dott. Massimo Paoluzi e il dott. Salvatore Santucci, per lo spirito collaborativo che ha caratterizzato da subito il rapporto con l’intera struttura aziendale e con gli organi societari – conclude Masi – Così come evidenziato nel dispositivo, sono state risolte la gran parte delle questioni delineate nel cronoprogramma e nei prossimi mesi l’obiettivo condiviso sarà quello di concludere positivamente questo percorso, assicurando il puntuale e corretto sviluppo applicativo delle misure già adottate e l’essenziale completamento degli altri non meno importanti interventi previsti. Il provvedimento comunicatoci dal prefetto è da accogliersi favorevolmente in quanto conferma l’assoluta pienezza dei poteri degli organi societari, con prospettive più certe di sviluppo e di programmazione degli investimenti che permetteranno alla Società di raccogliere le sfide che è chiamata ad affrontare».

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