LA BOLLETTA sui rifiuti a Pitigliano scivola in basso, toccando quest’anno, circa il 4,4% in meno. Il consiglio comunale della città del tufo fa il punto sulle bollette e ha stabilito una riduzione della Tari, in controtendenza rispetto agli anni passati caratterizzati da continui aumenti. «È il primo anno che possiamo abbassare la tassa sui rifiuti a Pitigliano dopo anni di continui aumenti – afferma Monica Moretti, consigliera con delega ai rifiuti e alla raccolta differenziata – senza dubbio un’inversione di tendenza che sarà gradita dai nostri cittadini». Una diminuzione che è dipesa dall’ impegnativo confronto con Ato, alla dovuta attenzione ai costi dei servizi e al buon comportamento dei cittadini che hanno differenziato bene. «Ha influito certamente – prosegue la consigliera - l’aumento della raccolta differenziata, passata dal 39% al 47% nello scorso anno. E il prossimo anno, se la popolazione continuerà a differenziare bene, avremo una ulteriore riduzione della tassa.« Per quanto riguarda tutte le altre imposte locali l’impegno del Comune è stato quello di non aumentare nessuna tariffa mantenendo contenuta la pressione fiscale, così come il costo dei servizi erogati al cittadino. Andando a vedere le singole voci, sull’Imu l’aliquota base per la prima casa e le relative pertinenze è rimasta al 4 per mille per le categorie catastali A/1; A/8; A/9. Sono invece esenti da Imu gli immobili strumentali all’attività agricola, i terreni agricoli e le prime case con esclusione di quelle appartenenti alle categorie catastali sopra citate. Per tutte le altre categorie di immobili oggetto di imposizione, comprese le aree fabbricabili,l’Imu è rimasta al 9 per mille. La Tasi è contenuta all’1 per mille per tutti gli immobili e le aree fabbricabili, compresi i fabbricati strumentali all’attività agricola. Sono esenti dalla Tasi le unità immobiliari adibite ad abitazione principale - e le relative pertinenze - diverse da quelle di categoria A/1; A/8; A/9. In caso di immobili locati, l’imposta è dovuta per l’85% dai proprietari e, se non utilizzata come prima casa di abitazione, per il 15% dal locatario. Nessun aumento neppure sull’imposta di pubblicità e sul costo delle luci votive.