È una di quelle novità che ti cambia la vita, ti condiziona il quotidiano, ti costringe a rivedere certe abitudini. Ormai il conto alla rovescia è partito. Dai primi di marzo, a Grosseto, arriveranno i cassonetti intelligenti, le prime sei postazioni (4 volumetriche e 2 a peso) per "misurare" la raccolta differenziata ad familiam. Ieri, a Siena, i vertici di Sei Toscana hanno presentato i nuovi modelli di raccolta e le attrezzature che il gestore, in accordo con le diverse amministrazioni comunali (tra cui Grosseto, che ha spinto molto) e l'Autorità di ambito, intende utilizzare per la raccolta dei rifiuti nel comprensorio dell'Ato Toscana Sud. Quattordicimila cittadini grossetani si troveranno a fare i conti con cassonetti intelligenti dotati di calotta, con eco-container e bidoni ad accesso controllato. Tutte novità che l'assessora all'ambiente Simona Petrucci chiede da tempo di introdurre e testare in città. E Grosseto sarà uno dei luoghi della sperimentazione, la città apripista. «Si tratta di una vera e propria rivoluzione - commenta Roberto Paolini, presidente di Sei Toscana -. Le attrezzature che abbiamo presentato ieri saranno gradualmente introdotte in diversi centri abitati, a partire da Grosseto. Nel giro di pochi anni saranno impiegate in tutto il territorio dove il gestore svolge quotidianamente il proprio servizio. Le attrezzature sono smart, cioè dotate di dispositivo che, grazie a un'eco-tessera, permetterà di identificare l'utente che conferisce il rifiuto. Quando entrerà in vigore la modalità di tariffazione corrispettiva sulla produzione dei rifiuti, tramite questi nuovi modelli intelligenti sarà possibile identificare chi butta cosa e misurare l'effettivo utilizzo del servizio. L'obiettivo è quindi abituare le persone a differenziare il più possibile, riducendo in modo drastico la quantità di rifiuti non differenziati. Stiamo lavorando ogni giorno per cercare di mettere a disposizione dei cittadini un sistema di raccolta il più possibile efficace ed efficiente, capace di garantire il raggiungimento degli obiettivi di legge in merito alle quantità e, soprattutto, alla qualità dei materiali da avviare a riciclo».Tra le nuove attrezzature mostrate ai giornalisti il container scarrabile che diventa una vera e propria stazione ecologica itinerante informatizzata, con sistema di riconoscimento utente e pesatura rifiuti. In pratica un furgone attrezzato per la raccolta differenziata di particolari rifiuti come piccoli elettrodomestici, olio, pile, lampadine, batterie. Poi il cassonetto per il rifiuto solido indifferenziato con accesso controllato e calotta, per misurare i conferimenti; il cassonetto ad accesso controllato con griglia per carta e cartone; la postazione di bidoni con riconoscimento utente e pesatura rifiuti; l'eco-compattatore con riconoscimento utente per lattine e bottiglie di plastica; infine la colonnina per il conferimento dell'olio alimentare esausto (quello utilizzato per la conservazione e preparazione del cibo) e il press container per conferire il cartone delle utenze commerciali.«L'introduzione delle nuove attrezzature ad accesso controllato - spiega Paolo Diprima, da pochi mesi direttore di Ato Toscana Sud - costituisce un passo fondamentale nella direzione di misurare la quantità di rifiuti conferita da ciascun utente, presupposto per l'applicazione di una tariffa che premi il cittadino virtuoso nel differenziare i rifiuti raccolti. Un'iniziativa in linea con l'attenzione che la Regione Toscana sta dimostrando verso la tariffazione puntuale. È per questo motivo che Ato ha chiesto di attingere a un importante cofinanziamento regionale per coprire parte dell'investimento strategico. L'iniziativa, infine, fa cogliere appieno i vantaggi di un Gestore Unico del servizio rifiuti, che farà una gara unica per tutto l'Ambito per l'acquisto delle attrezzatture, spuntando dai fornitori condizioni migliori, economicamente e gestionalmente, di quelle che avrebbero potuto ottenere i singoli Comuni».