Smaltimento, i costi L’assemblea approva

E’ DI 168MILIONI e 515mila euro il costo quest’anno della raccolta e smaltimento rifiuti (i servizi ambientali) a carico dei 105 Comuni delle province di Grosseto, Siena e Arezzo e in 6 Comuni della Val di Cornia livornese, riuniti nell’Ato Toscana Sud. I 168milioni sono quelli approvati ieri come ‘corrispettivo di ambito 2018’ dall’assemblea dell’Autorità di area vasta, di concerto con il gestore unico dei rifiuti Sei Toscana. Il corrispettivo è il costo del servizio messo in strada da Sei Toscana, cui partecipa ogni Comune per la propria quota, in base alle modalità del servizio dallo stesso richiesto. Corrispettivo che poi finisce, ripartito, nella tariffa che il singolo utente andrà a pagare, con la Tari: al corrispettivo in tariffa si aggiungono i servizi comunali che questo svolge per conto proprio (incasso, costo del personale, spedizioni). Fatto sta che ieri dunque l’assemblea dei sindaci dei 105 Comuni ha votato il corrispettivo d’ambito (complessivo) e i singoli corrispettivi dovuti dai Comuni a Sei per il 2018: una spesa che è sensibilmente scesa, di 4,3 milioni rispetto al 2017. La voce più consistente è quella relativa al servizio stesso (raccolta, pulizie e conferimento), che pesa per 94milioni circa sui 168; cui si aggiungono il costo degli impianti di trattamento per circa 42milioni, i trasporti e la logistica per 6,1 milioni. Da notare invece che il trattamento della raccolta differenziata sta dando i suoi frutti, con costi per 10 milioni quasi completamente coperti dai ricavi del riutilizzo, per 9,9 milioni. Chi non ha riorganizzato il loro centro di raccolta ha visto solo la flessione fisiologica, legata alla differenziata, intorno al 2%. Grosseto ha un corrispettivo 2018 di 15,1 milioni di euro e nel 2017 aveva 16,2 milioni (-6,6%). Il resto della Maremma però vede una flessione minore e qualche rincaro, come è per tutti i comuni che gravitano nella cintura dell’Amiata (+1,2%). Per quanto riguarda i Comuni maremmani spunta Castel del Piano con un servizio più caro del 7,4% (da 912 a 980mila euro), Roccalbegna invece scende del 9,8%, Castiglione della Pescaia chiude con una flessione fisiologica del 2,8%; Isola del Giglio invece scende del 15%, da 847 mila ai 714mila di quest’anno.

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