Rimateria, anche la Regione auspica si possa arrivare «al dissequestro della discarica»

Piombino

Si è appena conclusa la riunione convocata in Regione Toscana dal consigliere del presidente Rossi per le questioni del lavoro Gianfranco Simoncini, per affrontare situazione occupazionale dei lavoratori di Rimateria: i dipendenti dell’azienda piombinese attiva nell’economia circolare sono ad oggi in ferie forzate a seguito del sequestro, condotto il 21 marzo dai carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico), della discarica per rifiuti speciali gestita da Rimateria a Ischia di Crociano.Oltre a Simoncini hanno partecipato all’incontro il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il presidente della commissione regionale sviluppo economico Gianni Anselmi, il presidente di Rimateria Valerio Caramassi e le rappresentanze sindacali.«Simoncini ha ricordato in premessa che – spiegano dalla Regione – il presidente Rossi sta seguendo con attenzione la vicenda e ha poi espresso l’auspicio che, nel pieno rispetto dell’azione e delle competenze della magistratura e delle prerogative normative e amministrative sulla tutela ambientale della Regione Toscana, si possano determinare le condizioni per arrivare al dissequestro della discarica in modo da consentire all’azienda di poter ottemperare alle prescrizioni previste negli atti autorizzativi. E tutto ciò sotto il controllo di tutti gli organi preposti», dato che gli interventi di risanamento ambientale erano in corso da tempo prima del sequestro.Il fattore tempo, come spesso accade per le questioni ambientali – e ancor più quelle che incrociano i temi del lavoro – è oggi più che mai una variabile dirimente. A maggior ragione in un contesto come quello di Piombino dove, come già spiegato su queste pagine, non è in corso la classica contrapposizione tra ambiente e lavoro, ma il suo esatto opposto: senza lavoro il risanamento ambientale dell’area, oggi maleodorante, è fermo. Per questo i sindaci di Piombino e Campiglia Marittima, oltre a Legambiente, sindacati, Rsu e Rsl di Rimateria hanno inviato una lettera al prefetto della Provincia di Livorno Annamaria Manzone (e per conoscenza al presidente della regione Enrico Rossi e all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni) per chiedere un incontro urgente sul tema del sequestro della discarica. Istanza di dissequestro che nel mentre è stata già inviata ufficialmente dal legale di Rimateria.Nell’attesa di una risposta l’altro fronte che desta ampie preoccupazioni è appunto quello occupazionale, che vede i circa 50 dipendenti Rimateria affrontare un futuro (a brevissimo termine) assai incerto. Al proposito, entrando nello specifico aspetto della tutela dei lavoratori, nel corso della riunione sono state dunque valutate tutte le possibili soluzioni per gestire la situazione dei lavoratori al termine del periodo di ferie, nel caso in cui la discarica non venisse dissequestrata come richiesto, e «si è verificato che l’unico strumento utilizzabile per gestire fasi di passaggio durante l’attività sia il Fondo d’Integrazione salariale (Fis): alla luce di questo, e sulla base dell’esito delle istanza di dissequestro, l’azienda valuterà le misure da intraprendere. A questo proposito Simoncini ha comunicato la piena disponibilità degli uffici dell’unità di crisi del settore lavoro a accompagnare l’azienda, qualora fosse necessario, nei rapporti con l’Inps».«Da parte della Regione è stata confermata massima disponibilità a trovare delle possibili soluzioni – conclude il sindaco Giuliani – La priorità assoluta è quella di tenere insieme lavoro, salute e ambiente e questo sarà l’obiettivo principale in questa come in altre vicende. Debbo constatare comunque che questo non è sempre facile e che queste problematiche non riguardano solo il nostro territorio, ma sono purtroppo comuni anche ad altre aree della nostra regione, per la complessità dei fattori e delle situazioni. Il settore del trattamento rifiuti rappresenta sicuramente un settore strategico e strettamente collegato ad altri settori, per le ripercussioni che può avere a vari livelli».

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