Bilancio, nessun aumento in imposte e tasse comunali

Capalbio

Nessun cambio nella politica tariffaria del Comune di Capalbio, retto dal sindaco Luigi Bellumori, e nessun aumento in vista per i cittadini per i tributi comunali Tasi, Imu e addizionale Irpef. La giunta comunale ha deliberato la politica tariffaria per l'anno 2018 che resterà invariata rispetto all'anno prima. L'aliquota della Tasi per il 2018 sarà del 2 per mille per quanto riguarda le abitazioni principali e le relative pertinenze censite al catasto nelle categorie A/1, A/8, A/9, mentre sarà pari a zero per i fabbricati diversi dai precedenti e per le aree edificabili. Per quanto riguarda l'Imu, a parte l'esenzione per la prima casa eccezion fatta per le categorie catastali A/1, A/8, A/9 che pagano il 4 per mille, le rimanenti case avranno un'aliquota del 10,6 per mille, che scende al 7,6 per quelle locate regolarmente, mentre è esente nei casi in cui la proprietà sia di una anziano o disabile che acquisisce temporanea residenza in un istituto di riposo e in altri casi particolari, comprensivi dei terreni agricoli. Infine l'addizionale Irpef rimarrà uguale per tutti gli scaglioni: 0,59% per redditi da 0 a 15mila euro, 0,60 da 15mila a 28mila, 0,73 da 28mila a 55mila, 0,76 da 55mila a 75mila, 0,80 da 75mila in su, con soglia di esenzione a 12mila. La giunta lascia invariate anche le tariffe dei servizi a domanda individuale: buoni mensa, abbonamenti scuolabus e retta del Centro giochi educativo. Anche stavolta non è stata prevista la tassa di soggiorno come richiesto dall'imprenditoria locale. Novità sulla tassa sui rifiuti: la Tari, dopo un trend di crescita degli ultimi 3 anni, per la prima volta rileva dal piano finanziario un sensibile calo sulle varie categorie merceologiche e per le famiglie. La giunta ha puntato a stabilizzare la spesa per sociale, scuola e turismo riconoscendo loro pari risorse del 2017. «Interventi ritenuti dal sindaco irrinunciabili». Dal punto di vista degli investimenti,«quest'anno ci sono gli spazi per l'accensione di un mutuo per il rifacimento dei manti stradali. La previsione complessiva è di 400.000 euro di cui 350.000 derivanti dall'accensione di mutuo». Previsione peraltro rivedibile al rialzo in sede di quantificazione dell'avanzo di amministrazione. «Restano criticità sui tempi di recupero dei residui attivi su Tarsu, Imu, Ici, Tari e Tares oggetto di rilievo negli anni passati anche da parte della Corte dei conti regionale e che vincolano da una parte il bilancio nella parte corrente e dall'altra rilevano squilibri nella parte finanziaria con il ricorso all'anticipazione di cassa».

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